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La famiglia di Yara Gambirasio si appella alla Corte europea

Gli avvocati che difendono la famiglia Gambirasio hanno chiesto al giudice di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: il loro obiettivo è che la posizione dell’unico indagato per l’omicidio di Yara, l’operaio Fikri, non venga archiviata.
A cura di Susanna Picone
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Gli avvocati che difendono la famiglia Gambirasio hanno chiesto al giudice di rivolgersi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea: il loro obiettivo è che la posizione dell’unico indagato per l’omicidio di Yata, l’operaio Fikri, non venga archiviata.

La famiglia di Yara Gambirasio, la 13enne di Brembate (Bergamo) uccisa più di due anni fa, ha chiesto tramite i suoi legali che sul caso intervenga la Corte di giustizia europea. L’annuncio l’ha fatto l’avvocato Enrico Pelillo mentre si svolgeva l’ennesima udienza a Bergamo per discutere del fascicolo a carico di Mohamed Fikri, l’unico indagato dopo due anni nell’omicidio della giovane Yara. Al termine dell’udienza il gip di Bergamo Ezia Maccora si è riservata di prendere una decisione per cui, a oggi, l’operaio marocchino risulta ancora indagato. Alla base della “questione” Fikri c’è la traduzione dell’intercettazione che inizialmente portò al suo arresto.

"Violata la direttiva in materia di tutela delle vittime di reato" – La famiglia di Yara Gambirasio, nonostante le versioni dei traduttori che danno ragione all’imputato, resta convinta della veridicità della prima traduzione, quella in cui l’uomo faceva riferimento all’uccisione di Yara. In udienza il pubblico ministero Letizia Ruggeri ha invece continuato a ribadire la totale estraneità di Fikri nel caso. L’avvocato Enrico Pelillo ha dunque sollevato una questione di pregiudiziale comunitaria sostenendo che “il sistema processuale italiano, in questo preciso frangente, viola la normativa comunitaria sui diritti delle vittime”. Toccherà al giudice decidere se accogliere la richiesta della famiglia di Yara Gambirasio e rivolgersi all’Europa, se archiviare il fascicolo di Fikri, se chiedere l’archiviazione coatta o nuove indagini.

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