Attentato a Donald Trump in Pennsylvania

La fake news su Marco Violi spacciato per attentatore di Trump, la sorella: “Non ci hanno chiesto scusa”

Una seria di account X hanno fatto diventare virale per ore la notizia che l’attentatore di Trump avesse volto e nome – nella traduzione inglese Mark Violets – di un giornalista e blogger sportivo romano. La sorella a Fanpage.it: “Ha subito un forte stress”.
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Una fake news che ha assunto proporzioni gigantesche, pubblicata anche da importanti media stranieri: Marco Violi, giornalista e blogger romano che si occupa della Roma, è diventato per alcune ore l'attentatore di Donald Trump, l'uomo che ha sparato all'ex presidente degli Stati Uniti d'America. Tutto è partito da un post pubblicato sul social network X.

Violi era ovviamente a Roma quando è stato svegliato nel cuore della notte dalla valanga di notifiche con notizie che riportavano la sua faccia e il suo nome – nella traduzione inglese di Mark Violets . "Il dipartimento di polizia di Butler – si legge nel post da cui tutto è nato – ha arrestato e identificato l'attentatore di Donald Trump come Mark Violets, esponente antifa".

"Purtroppo Marco ha subito un forte stress – spiega al telefono a Fanpage.it Maria Paola Violi, sorella del giornalista – non se la sente di parlare, quando arrivano queste situazioni su X arrivano come un uragano, diventano virali molto velocemente".

Una bufala che per le proporzioni raggiunte è stata smentita anche dagli organi di stampa americani che non l'avevano data, come Reuters e Bloomberg. E nonostante l'FBI avesse reso pubblico il nome e il volto dell'attentatore di Trump, il 20enne della Pennsylvania Thomas Matthew Crooks, la fake news di Violi ha continuato a circolare.

"Per parecchio tempo è girata l'immagine di Marco come se fosse l'attentatore di Trump, c'è sta un'azione diffamatoria e denigratoria verso la sua figura professionale e personale", continua la sorella.

"Era già successo nel 2021"

Azione, racconta Maria Paola Violi, che va avanti dal 2018, quando alcuni account X di cui non è stato possibile scoprire l'identità hanno iniziato a prendere di mira Violi per il suo lavoro giornalistico sulla Roma: "Per noi è una situazione molto pesante, già nel 2021 [gli stessi account] avevano accostato mio fratello al responsabile di un attentato in Norvegia. Questa volta però nessun media italiano ha diffuso la fake news su Trump, mentre tra quelli esteri che hanno riportato la bufala e che poi l'hanno cancellata non ci hanno fatto nemmeno le scuse".

Lunedì, fa sapere Marco Violi attraverso un po' su Instagram, il giornalista denuncerà gli account da cui è partita la valanga social.

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