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La donna accusata di aver ucciso la zia facendole mangiare cibi solidi si era fatta nominare unica erede

La donna arrestata avrebbe anche fatto sottoscrivere alla zia un testamento pubblico “con cui, revocata ogni precedente disposizione, la istituiva quale unica erede universale”.
A cura di Davide Falcioni
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"Non desiderava altro che si verificasse la morte dell'anziana" per "potere raggiungere l'obiettivo finale", ovvero "appropriarsi di tutti i suoi beni", essendo stata nominata "sua unica erede universale".

È quanto afferma la Procura di Catania, che col pool ‘fasce deboli' ha coordinato le indagini dei Carabinieri di Aci Castello e dalla compagnia di Acireale, nella richiesta di ordinanza di custodia cautelare avanzata nei confronti della 58enne accusata della circonvenzione d'incapaci e dell'omicidio aggravato della prozia Maria Basso, di 80 anni, morta per essere stata indotta da una pronipote a mangiare del cibo solido che non avrebbe dovuto ingerire, dovendosi alimentare solo di omogeneizzati.

La richiesta è scritta nell'ordinanza con cui il gip Sebastiano Di Giacomo Barbagallo, condividendo la tesi dell'accusa, dispone per l'indagata gli arresti domiciliari con l'obbligo dell'uso del braccialetto elettronico ritenendo possibile l'ipotesi di reiterazione del reato nei confronti di "altre persone vulnerabili". La Procura aveva chiesto la misura cautelare in carcere.

Dall'ordinanza emerge che Maria Basso aveva firmato il 5 dicembre del 2022 la procura generale in favore dell'indagata e un primo testamento in favore di una familiare della 58enne, ma quattro giorni dopo avrebbe formalizzato un altro testamento dichiarando l'indagata erede universale. Maria Basso, era figlia di un imprenditore edile che aveva a lungo lavorato all'estero. Era una dipendente in pensione della Farnesina e aveva girato diversi Paesi esteri per lavoro. Non aveva figli e aveva messo da parte denaro contante, per oltre 300mila euro, e gioielli che custodiva in un istituto di credito dove aveva anche una cassetta di sicurezza. Da pensionata era tornata ad Asiago ad assistere gli anziani genitori. Per i suoi 80 anni, il 4 settembre 2022, era stata organizzata una festa a cui erano stati invitati anche dei lontani parenti, compresa la madre dell'indagata, ma si era presenta la pronipote. Dal quel giorno è cominciata la vicenda che ha portato all'apertura di un'inchiesta, prima a Vicenza e poi, per competenza territoriale, a Catania.

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