La disavventura della Costa Allegra: “Feci dappertutto, ma il comandante non era Schettino”

Dopo l'attracco ieri al porto di Mahé, i 36 passeggeri italiani della Costa Allegra sono sbarcati questa mattina all’aeroporto di Fiumicino e a quello della Malpensa. Seppur visibilmente provati da una disavventura che li ha visti in mare per giorni senza elettricità, aria condizionata e cibi caldi, le loro condizioni appaiono buone. Non a caso alcuni di loro proseguiranno ora la loro vacanza in altri lidi, a spese di Costa Crociere, che ha offerto una o due settimane in alcuni hotel di lusso. Altri invece sono dell'idea che «non era proprio il caso» ripartire per altre destinazioni. Ma in ogni modo, è comune il proposito di avanzare la richiesta di risarcimento alla compagnia.
Leit motiv tra i commenti dei passeggeri rimpatriati è dunque quello relativo ai disagi. In particolare per le condizioni ambientali ed igieniche della nave. Bagni inutilizzabili, feci dappertutto e temperatura al di sopra dei 40° con un sole battente. Ma va sottolineato che «siamo comunque stati assistiti bene, il personale si è sfinito per noi. Un giorno alla deriva, ma per fortuna non è successo nulla». Questo il racconto di uno dei passeggeri sbarcati a Roma:
Io e la mia famiglia abbiamo deciso che era meglio tornare a casa. Ci hanno già proposto un risarcimento ma è da ridere: un indennizzo pari al biglietto, 900 euro. Mi sembra che non sia adeguato… Il disagio maggiore? Il fatto di non poter andare al bagno… la nave era piena di feci in diversi punti e poi la puzza. Abbiamo potuto mangiare solo panini freddi e toast, non si poteva cucinare nulla. Chiederemo senz’altro un risarcimento, vedremo ora il da farsi.
Alcuni dei passeggeri hanno anche scattato foto dei "disagi" già menzionati, ed ora stanno la possibilità di mostrarle a chi di dovere in ottica risarcimenti. Ma non per tutti «Mi ha lasciato sconcertato il fatto che solo un'ora dopo l'incendio, rientrata l'emergenza, già molti pensassero all'indennizzo e al risarcimento da chiedere, piuttosto che pensare che avremmo potuto rischiare la vita. A volte si pensa subito ai soldi e non a valori più importanti». Disagi e paura, dunque i sentimenti principali degli italiani a bordo della Costa Allegra. E c'è chi, nel ringraziare il comandante, ricorda «che per fortuna non era lo stesso della nave Concordia».