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La denuncia: “Allontanati dai titolari dell’albergo perché nostro figlio è autistico”

A denunciare la vicenda è stata una famiglia lombarda all’Eco di Bergamo. L’albergatrice, però, nega la vicenda e spiega: “Il ragazzo ha infastidito i clienti con schiamazzi e urla, noi abbiamo invitato la famiglia a calmarlo”.
A cura di C. M.
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Una famiglia di Gorlago, in provincia di Bergamo, ha denunciato di essere stata allontanata dal bed and breakfast "Profumo di mare" di Pietra Ligure a causa della presenza del ventunenne figlio autistico della coppia. Dopo un solo giorno di vacanza, hanno raccontato Cristina e Angelo Rizzi a un cronista de L'Eco di Bergamo, la vacanza è stata interrotta bruscamente dai titolari della struttura turistica: "Prima di prenotare avevamo spiegato alla titolare la nostra situazione. Siamo arrivati l'8 agosto e mai avremmo immaginato che la nostra vacanza sarebbe durata 24 ore", ha dichiarato la madre del ragazzo.

Secondo quanto raccontato dalla donna, dopo aver passato l'intera giornata al mare, la sera, una volta tornati in stanza, il figlio avrebbe cominciato a camminare con insistenza coprendo un breve tragitto tra la camera e il bagno. "Non faceva né schiamazzi né urla, ma la titolare, sentendo probabilmente i passi, ha bussato all'improvviso alla porta e, infastidita, ci ha invitato a far cambiare atteggiamento a Fabio e, ci ha intimato, se questo non fosse avvenuto, a lasciare la struttura la mattina seguente. Ero sconvolta e non ci ho pensato due volte: ho preparato le valigie e siamo ripartiti per tornare a casa", ha sottolineato la madre del  ragazzo. "Penso sia stupido far credere di poter offrire un servizio che non si è invece in grado di garantire: vorrei che la titolare ammettesse di essersi comportata in maniera poco corretta. Sono davvero amareggiata dal fatto che, ancora oggi, ci sia gente che non si sappia rapportare con la diversità", ha proseguito Cristina Rizzi. 

Stando alla versione fornita dai titolari del bed and breakfast, però, la vicenda sarebbe andata in maniera differente: "Il fatto che ci fossimo resi disponibili a ospitare un ragazzo autistico dimostra che non abbiamo alcun preconcetto, ma la verità è che il giovane ha monopolizzato l’unico bagno della struttura, lasciando anche la porta aperta con gli odori del caso che hanno invaso il corridoio. Il giovane ha infastidito i presenti con urla e schiamazzi in pieno giorno e in tarda serata, per questo abbiamo invitato la famiglia a calmarlo. Se questo non poteva avvenire, il mattino seguente avremmo cercato una soluzione alternativa", ha spiegato la titolare. Ma Cristina non ci sta e ribatte: "È vero, mio figlio era agitato e andava avanti e indietro tra la camera e il bagno, ma dire che facesse baccano è esagerato. Oltretutto in una struttura che, a monte ha la ferrovia e davanti l’Aurelia, i rumori sono ben altri. Siamo andati in vacanza a Riccione, Diano Marina, Vado Ligure, ma non ci è mai successa una cosa del genere. Vorrei che i titolari della struttura ammettessero le proprie colpe. Mio figlio mantiene sempre atteggiamenti discreti, basta chiedere agli esperti del centro che lo seguono da anni". Per cercare di dirimere la situazione è intervenuto il sindaco di Pietra Ligure, Dario Valeriani, offrendo una vacanza di scuse a spese del comune.

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