La corruzione divora il Paese: in 5 mesi 1500 denunce e 38mila operazioni sospette
Se ancora servisse una conferma del peso della corruzione per la stabilità e l'equilibrio non solo finanziario del nostro Paese, ecco arrivare l'ennesima conferma. Sono infatti stati diffusi dall'Ansa i dati della Guardia di Finanza relativi alle operazioni anticorruzione effettuate nei primi 5 mesi del 2014. E le statistiche sono tremendamente significative: "La Guardia di finanza, nei primi cinque mesi del 2014, ha denunciato per concussione, corruzione, peculato o abuso d'ufficio 1.435 persone, 126 delle quali sono state arrestate. Nel solo settore degli appalti, le indagini della Gdf hanno portato alla denuncia di 400 persone, per un valore di gare irregolari di 1,2 miliardi. Dall'inizio dell'anno sono pervenute alla Guardia di finanza, tramite l'Unità d'informazione finanziaria della Banca d'Italia, oltre 38.000 segnalazioni di operazioni sospette".
A confermare l'incidenza della corruzione sul sistema Paese nel suo complesso è lo stesso comandante generale della Guardia di Finanza, il generale Saverio Capolupo, che ricorda che solo nel 2013 la mole di denaro "recuperata" è di circa 15 miliardi di euro nel solo campo internazionale, cui vanno aggiunti circa 15 miliardi di euro determinati da 8300 evasori totali e 2 miliardi di Iva non pagata. Insomma, un "cancro" esteso e determinante anche a livello "culturale", che finisce per rendere la vita impossibile anche ai tanti cittadini, imprenditori e lavoratori onesti ed in regola, come spiega lo stesso generale: "Il nero, l'evasione e le frodi fiscali alterano sempre le regole del mercato e quindi producono ulteriori danni agli imprenditori onesti e coraggiosi, che hanno affrontato le difficoltà restando nell'alveo della legalità".
In tale contesto, dunque, si fatica persino ad individuare eventuali effetti positivi delle iniziative legislative (pesa, sempre a parere del comandante della Gdf, anche l'assenza del reato di autoriciclaggio che, come sapete, è stato al centro di una controversa battaglia parlamentare), mentre troppo deboli appaiono i mezzi per contrastare un fenomeno esteso ormai a tutti i livelli.
