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L'omicidio di Elisa Claps

La chiesa in cui fu trovata Elisa Claps riaprirà al culto, il fratello: “Offesa alla sua memoria”

Dopo lavori di restauro la chiesa della Santissima Trinità di Potenza, dove fu trovato nel 2010 il cadavere di Elisa Claps, sarà riaperta al culto dopo essere rimasta chiusa per 11 anni. Il fratello della ragazza uccisa: “Non è ammissibile cancellare 17 anni di omissioni e di menzogne offendendo la memoria di Elisa e la sensibilità di quanti non vorrebbero mai che in quella Chiesa si tornassero a celebrare funzioni religiose”.
A cura di Susanna Picone
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La chiesa della Santissima Trinità di Potenza – nel cui sottotetto il 17 marzo 2010 fu trovato il cadavere di Elisa Claps – sarà riaperta al culto. Sono in corso lavori di restauro e consolidamento strutturale che dureranno fino alla primavera 2022 e successivamente la chiesa, che è chiusa da undici anni, potrà riaprire. A darne notizia l'arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio. I lavori costeranno circa 2,4 milioni di euro: "I fondi – ha precisato l’arcivescovo – sono di origine regionale e della Conferenza Episcopale Italiana”. Una volta riaperta al culto la chiesa si inserirà "nel quadro della riorganizzazione pastorale prevista per il centro storico di Potenza”. Dando notizia della riapertura della chiesa, monsignor Ligorio ha ricordato Elisa Claps, la ragazza scomparsa a 16 anni nel 1993 e trovata morta proprio in quel luogo. "Ho avuto contatti con la mamma della cara Elisa Claps, assicurandole la mia vicinanza nella preghiera", ha detto Ligorio, affermando di aver dato notizia alla donna dei lavori in chiesa.

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Il fratello di Elisa: "La posizione della famiglia Claps rimane la stessa di sempre"

Un commento è arrivato da parte di Gildo Claps, fratello di Elisa, che in una nota esprime disappunto per la decisione di riaprire al culto la chiesa della Santissima Trinità. "La posizione della famiglia Claps rimane la stessa di sempre; non è ammissibile, con un colpo di spugna, cancellare 17 anni di omissioni e di menzogne offendendo la memoria di Elisa e la sensibilità di quanti non vorrebbero mai che in quella Chiesa si tornassero a celebrare funzioni religiose”, è la risposta della famiglia all’annuncio del religioso. Per l'omicidio di Elisa Claps, avvenuto lo stesso giorno della scomparsa il 12 settembre 1993, è stato condannato in via definitiva a 30 anni di reclusione Danilo Restivo, potentino detenuto in Inghilterra per un altro delitto, l’omicidio di Heather Barnett, compiuto quando l'uomo aveva lasciato l'Italia. Elisa venne uccisa a coltellate il giorno stesso della sua scomparsa, ma il suo corpo è rimasto sepolto per 17 anni nella chiesa di Potenza.

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