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Ultime notizie sull'omicidio di Pierpaolo Panzieri

La cena e poi le coltellate, Pierpaolo Panzieri ucciso a Pesaro. Il fratello: “Ditemi chi è stato”

Sono in corso le ricerche di un uomo di 30 anni, sospettato di avere ucciso a coltellate Pierpaolo Panzieri, 27 anni, trovato morto nella sua casa a Pesaro. L’appello del fratello della vittima: “Sto solo aspettando mi dicano chi è stato e perché”.
A cura di Susanna Picone
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Si cerca un giovane di 30 anni dopo la morte di Pierpaolo Panzieri, il 27enne ucciso a coltellate nella casa che aveva preso in affitto a inizio febbraio nel centro di Pesaro. Gli inquirenti sospettano che a colpire Panzieri possa essere stato un suo amico che la vittima aveva ospitato a casa la sera del delitto.

Da quanto si apprende, quando gli agenti sono andati a casa per sentirlo non lo hanno trovato: non sarebbe mai rientrato dalla sera del delitto e ora è ricercato in tutta Italia. Il trentenne e la vittima avevano cenato insieme: gli avanzi del cibo sono stati repertati dalla scientifica e saranno utili, come altre tracce trovate nella casa, nel prosieguo delle indagini.

Secondo una prima ricostruzione, Panzieri avrebbe tentato anche di difendersi dalle coltellate, 13 secondo il medico che ha effettuato il primo esame del cadavere. Una di queste l'ha raggiunto tra collo e spalle e probabilmente è stata quella mortale. Che cosa sia successo durante la serata è ancora oggetto di accertamento, ma le indagini si sono indirizzate rapidamente verso l’amico trentenne, pesarese come la vittima e, a quanto si apprende, con qualche precedente di polizia.

La scientifica sul posto
La scientifica sul posto

Il fratello di Pierpaolo Panzieri: "Non so perché sia stato ucciso in modo così atroce"

Pierpaolo Panzieri, incensurato che a detta di tutti conduceva una vita molto tranquilla, era titolare di una ditta di famiglia che si occupa di lavorazioni nell'edilizia come il taglio di cemento. A trovarlo ormai privo di vita ieri mattina – il corpo del giovane era in un lago di sangue in bagno, dove probabilmente il ragazzo si era rifugiato per cercare di sfuggire alla morte – è stato il fratello, venuto a cercarlo su richiesta del padre perché non si era presentato al lavoro.

"Mio fratello era benvoluto da tutti, non so perché sia stato ucciso in modo così atroce. Non ne posso più, sto solo aspettando che mi dicano chi è stato e perché. Perché ce lo abbia portato via così". Così, sconvolto, il fratello di Pierpaolo Panzieri, che ha raccontato di averlo cercato a casa proprio perché non si era presentato al lavoro e non rispondeva al telefono. E dopo aver sfondato la porta di casa ha visto il sangue. "Siamo stati in Questura – così ancora il fratello della vittima al Resto del Carlino – abbiamo detto tutto quello che potevamo sapere. Poi siamo ritornati a casa. E qui aspettiamo di avere risposte. Lui andava d’accordo con tutti. E amava la musica".

Secondo i primi accertamenti, il decesso risale alla notte o più probabilmente alla sera tardi. La Squadra Mobile, che conduce le indagini coordinate dal pm Silvia Cecchi della Procura della Repubblica di Pesaro, sta lavorando per ricostruire la rete dei rapporti e individuare un possibile movente.

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