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La casa degli orrori: otto neonati morti, madre confessa delitto: condannata a 14 anni

Il tribunale di Coburg, in Baviera, ha condannato a 14 anni la 47enne, madre degli otto neonati i cui corpi senza vita erano stati trovati in un ripostiglio, avvolti in panni e infilati in buste di plastica, in un appartamento a Wallenfels.
A cura di B. C.
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Una tragedia che aveva sconvolto tutta la Germania: Andrea G., 45 anni, lo scorso 13 novembre aveva confessato di aver ucciso i suoi otto neonati, i cui corpi senza vita erano stati trovati in un ripostiglio, avvolti in panni e infilati in buste di plastica, in un appartamento a Wallenfels, in Baviera. Ora il tribunale di Coburg ha condannato la donna a 14 anni di carcere.

Nei confronti di Andrea G., che ha abitato per 18 anni nella casa degli orrori assieme al marito e a tre figli di 12 e 13 anni, fra cui due gemelli, secondo il quotidiano tedesco sarebbe la madre degli 8 bambini, la procura aveva richiesto l'ergastolo per l'omicidio premeditato di almeno 4 neonati. La donna era stata arrestata dopo aver confessato di aver ucciso alcuni dei neonati, che erano nati vivi, mentre altri erano nati morti. La raccapricciante scoperta era stata fatta grazie alla segnalazione della nuova inquilina dell’appartamento. Il compagno della donna (che non era il padre di tutti i bambini) è stato invece prosciolto dall'accusa di concorso in omicidio. A detta dei vicini, nulla di strano era mai emerso e quella famiglia era considerata “normale”, composta da “persone perbene”.

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