La cartolina spedita da Auschwitz a Desenzano e recuperata 70 anni dopo
Quasi settanta anni per arrivare a destinazione, è l'incredibile viaggio di un cartolina di guerra spedita il 21 agosto del 1944 dal campo di concentramento di Auschwitz e indirizzata a Desenzano del Garda in provincia di Brescia. A spedirla era stato Cesare Brocchetti, un militare italiano durante la Seconda Guerra Mondiale, catturato dai tedeschi a Bolzano dopo l'8 settembre e internato prima a Dachau, poi a Buchenwald, ad Auschwitz ed infine nel campo di lavoro di Ravensbruck, a novanta chilometri a Nord di Berlino. La cartolina era stata spedita dall'uomo alla sua famiglia, che abitava appunto a Desenzano, per informare i genitori che la sua condizione era finalmente migliorata perché da prigioniero nel campo era diventato lavoratore. Nelle poche righe l'uomo rassicurava sul suo stato di salute, comunicava il suo nuovo indirizzo e invitava la madre e il padre a scrivergli al nuovo campo dove lo stavano portando. La cartolina però non arrivò mai a destinazione in quei convulsi momenti tragici della guerra anche se arrivò in Italia a Brescia, come riporta un timbro dell'ufficio postale datato 29 novembre 1944.
L'uomo fu poi liberato dalle truppe sovietiche nel febbraio del 1945, e dopo alcuni mesi in un ospedale da campo russo fece ritorno in Italia, ma neanche lui ha mai più rivisto quella cartolina essendo scomparso nel 1989. A ritrovare l'incredibile documento alcuni collezionisti di Comacchio, nel Ferrarese, che per puro caso conoscevano il figlio dell'autore della cartolina. La lettera così è stata consegnata alla moglie dell'uomo che l'ha letta tra la commozione in occasione del suo 88esimo compleanno. «È stata una grande emozione quando mi ha consegnato questo documento storico e ancora di più per mia mamma Mara, che sta per compiere 88 anni" ha spiegato infatti il figlio di Cesare, Attilio Brocchetti.