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La carbonara l’hanno inventata gli americani?

L’origine di uno dei piatti più noti d’Italia risiederebbe nella “Razione K” che un nutrizionista statunitense inventò durante la Seconda Guerra Mondiale per garantire una dieta adeguata alle truppe alleate.
A cura di B. C.
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Una notizia che rischia di gettare nello sconforto il nostro orgoglio culinario: la carbonara, uno dei piatti “italiani” più conosciuti all’estero, è in realtà americana. Almeno a sentire cosa dice Emilio Dente Ferracci, archeologo e storico della cucina, citato dal Messaggero che sottolinea come la ricetta caratteristica del Lazio, preparato con ingredienti popolari e dal gusto intenso, sia pressoché sconosciuta nel Belpaese prima della Seconda Guerra Mondiale. Non c’è nemmeno nella “bibbia della Cucina romana” di Ada Boni, risalente al 1930, sottolinea Laura Larcan nel suo pezzo.

La pasta inventata durante la seconda Guerra Mondiale dagli americani?

L’origine della carbonara risiederebbe piuttosto nella “Razione K” che Ancel Keys, nutrizionista statunitense, inventò nel 1942 per assicurare una dieta bilanciata alle truppe alleate durante la II Guerra Mondiale. Nell’enciclopedia della gastronomia di Marco Guarnaschelli Gotti, viene spiegato come “quando Roma venne liberata, la penuria alimentare era estrema, e una delle poche risorse erano le razioni militari, distribuire dalle truppe alleate; di queste facevano parte uova (in polvere) e bacon (pancetta affumicata), che qualche genio ignoto avrebbe avuto l’idea di mescolare condendo la pasta.

Perché si chiama carbonara

Sul nome “Carbonara” invece  è Dario Bressanini nel suo blog su L’Espresso a fornire una spiegazione. Bisogna tornare indietro fino ala 1958, quando sulla rivista argentina Dinamica social fondata nel 1950 dall’ex segretario del partito nazionale fascista Carlo Scorza, appare un articolo che descrive i piatti tipici delle varie regioni d’Italia: Per cominciare – si legge – mangiare spaghetti a Roma è quasi un rito, come gettare la monetina nella Fontana di Trevi. Delle ventisei maniere di prepararli citeremo quella alla “carbonara”. Questi spaghetti si chiamano così perché in origine figurava, fra gli ingredienti, in nero delle seppie, tanto che il piatto quando giungeva in tavola “somigliava alla faccia di un carbonaio”. Ora il nero di seppia non si usa più. Si usa invece il tuorlo d’uovo sugli spaghetti fumanti”.

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