La campana della Costa Concordia è stata rubata
Amara scoperta all'Isola del Giglio: la campana della Costa Concordia sarebbe stata trafugata. L'episodio risale a qualche giorno fa, l'agenzia di stampa Ansa apprende solo questa sera della notizia. Il tratto di mare dov'è ancorato il relitto della Concordia, tragicamente naufragata il 13 gennaio scorso, è sotto stretta sorveglianza. In più, solo il personale addetto e competente è autorizzato alle immersioni. Sub, investigatori e tecnici che lavorano al recupero del carburante sono gli unici a poter entrare nelle acque segnate dalla tragedia, eppure la campana dorata che riporta il nome della nave su incisione è scomparsa, e gli inquirenti, al lavoro in un'indagine su cui vige lo stretto riserbo, non hanno ancora indizi sufficienti per risalire al responsabile del furto.
Ladri all'Isola del Giglio – Attorno al relitto della Costa Concordia vi sono controlli continui dalla sera del 13 gennaio, per cui gli estranei sono impossibilitati nell'avvicinarsi al luogo. I lavori vengono organizzati e documentati in modo assolutamente preciso, per cui è mistero intorno alla scomparsa della campana dorata. Si pensa che a rubare non sia stata una sola persona, perchè l'oggetto pesa decine di chili, ed è facilmente immaginabile che rimuoverla dal relitto sia stata un'operazione complicata. Allo stesso modo, portare via una campana dorata di grandi dimensioni è un'impresa che difficilmente passa inosservata, eppure gli inquirenti non hanno idea di chi possa essere l'autore del furto. La campana era sommersa a 8 metri di profondità e getta un'ombra di inquietudine sull'Isola, già profondamente segnata dall'incidente, che causò il naufragio di oltre 4000 persone e la morte di 33 passeggeri.