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La Buona Scuola: oltre 1.200 proposte arrivate al Ministero dell’Istruzione

Migliaia di proposte sono state caricate sul sito appositamente creato per il progetto “La buona scuola”.
A cura di D. F.
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Quando mancano 15 giorni alla chiusura delle consultazioni sul documento presentato dal Presidente del Consiglio e chiamato "La Buona Scuola" al Ministero dell'Istruzione sono arrivati 53mila questionari compilati e circa 1.200 proposte. A due settimane dalla "red line" si traccia un primo bilancio ma la sensazione è che la consultazione sarebbe stata più partecipata: il sito appositamente creato per raccogliere le opinioni di studenti, cittadini e addetti ai lavori ha fatto registrare 700mila contatti e 5milioni di pagine visitate: "La consultazione è sia online che offline, dunque non si limita ai soli questionari o agli accessi al sito", spiagano al Ministero. "E’ una consultazione – aggiungono – che prevede la partecipazione attiva da parte dei cittadini che sta avvenendo attraverso i dibattiti organizzati sul territorio e la partecipazione agli eventi del tour del ministero (più di 40). In generale – secondo gli organizzatori – la scuola sta apprezzando molto la parte offline con partecipazione attiva agli eventi Miur e organizzazione di eventi in proprio".

Ma quali sono le principali proposte? La più gettonata è quella che chiede la presenza in ogni scuola di un Pedagogista ed un Educatore che vadano a costituire l'Unità di Educativa Scolastica e "ricoprano le Funzioni Strumentali attualmente svolte dai docenti svolgendo anche un ruolo di coordinamento e di supporto ai docenti, di consulenza pedagogica alle famiglie e di sostegno agli studenti": questa proposta ha ricevuto oltre 500 gradimenti (like) e sembra essere la più apprezzata. Ma gli utenti del portale chiedono anche classi meno affollate per "sbloccare davvero la scuola". Tra le "stanze" più affollate troviamo anche quella in cui ci si confronta sulle proposte per "ridurre i costi delle famiglie connessi alla scuola", anche attraverso la "detraibilità delle spese scolastiche". Interessante la proposta affinché i"libri di testo siano disponibili online con licenza libera". I volumi potrebbero "essere personalizzati dai docenti, divisi in fascicoli secondo i criteri per ciascuno più opportuni, e stampati a basso costo dalle famiglie".

Le idee emerse sono però le più disparate: una riguarda l'"apertura delle scuole ad attività esterne in orario extra-scolastico e nei periodi di vacanza" che però non convince tutti: "La scuola non può essere considerata una specie di parcheggio dove lasciare i propri figli perché non vi sono alternative o perché sono troppo costose". Ma che ne sarà delle proposte degli italiani alla fine della consultazione? "Tutti i contributi saranno analizzati", spiegano dal ministero. "Da quelli più semplici da analizzare (come i risultati del questionario o delle stanze pubbliche), a quelli più complessi (come le numerose mail ricevute). Stiamo in realtà già analizzando e organizzando i contributi in itinere, proprio per velocizzare la restituzione di tutti i risultati nelle due settimane successive alla chiusura della consultazione".

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