La ragazza di Bollate: “Lei diceva che voleva ammazzarmi di botte” (AUDIO)

Cerca di difendersi la ragazza diventata “celebre” come la “bulla” di Bollate, la giovane cioè che qualche giorno fa ha aggredito a calci e pugni una coetanea dinanzi a una scuola nel Milanese.  Fu un’aggressione, ripresa dai cellulari dei compagni che, invece di dividere le due giovani, guardarono le botte non ascoltando le richieste di aiuto della vittima di violenza. In seguito al pestaggio finito sui social network ha parlato la mamma della ragazzina che picchiava, una donna che ha ammesso gli errori di sua figlia e anche i suoi come madre. Ed ora, intervistata da SocialChannel, è la stessa ragazza a raccontare la sua verità. La giovane ammette di aver sbagliato ad alzare in quel modo le mani ma dice anche che è stata la vittima a sfidarla. “È lei che mi ha chiesto di incontrarci, diceva in giro che voleva ammazzarmi di botte, mi insultava”, spiega la giovane rispondendo alle domande di Mirko Scarcella.

“Sono stata insultata davanti a tutti” – Dunque, la ragazza avrebbe riempito di calci e pugni la coetanea dopo essere stata provocata. “Ho sbagliato perché potevo darle solo due schiaffi e basta, e me ne andavo con onore”, spiega ancora sottolineando come, dopo le minacce, era lei che non “menava”. Dice che la giovane l’ha insultata davanti a tutti e che lei “era già nervosa”. Insomma, l’aggressione ripresa dai cellulari dei compagni sarebbe nata in questo modo. Alla domanda su eventuali provvedimenti presi nei suoi confronti dalla sua scuola, la ragazza dice di no. Tutti, dal preside alla sua tutor, le sarebbero rimasti vicini dopo il pestaggio.