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La bufala dell’Acqua Santo Stefano contaminata

Una bufala, diffusasi a macchia d’olio: nei supermercati italiani, sarebbe presente un intero lotto di Acqua Santo Stefano non conforme alle norme sanitaria e l’Arpa avrebbe diramato un comunicato per avvertire i consumatori. Il lotto, poi, si è trasformato in una sola bottiglia, ma era tutto falso e l’azienda ha provveduto a sporgere denuncia contro ignoti.
A cura di C. M.
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BottiglieAcqua

Una catena su Whatsapp ha lanciato l'allarme, che nel giro di pochi giorni si è diffuso in maniera virale. L'azienda produttrice dell'Acqua Santo Stefano avrebbe immesso sul mercato una bottiglia d'acqua non conforme alle norme sanitarie attualmente in vigore e starebbe pertanto cercando di ritirarla dagli scaffali del supermercato che l'avrebbe messa in vendita. L'allarme, però, era una bufala e l'azienda, come ha spiegato in un comunicato diffuso dagli organi di stampa, avrebbe provveduto a denunciare gli autori della campagna denigratoria, tuttora ignoti.

Stando alla ricostruzione, la bufala sarebbe stata diffusa anche da alcuni portali web, ad esempio il 17 maggio un articolo pubblicato dal portale Punto Agro recitava:

Da diverse ore circola in rete un comunicato dell'azienda Sorgenti Santo Stefano Spa indirizzata ad un grande supermercato di Angri che ha messo in allarme migliaia di cittadini-consumatori creando un'ondata di panico, visto che il marchio è uno dei più venduti in provincia di Salerno e non solo. Nella lettera si legge: “Con la presente vi informiamo di avere ricevuto comunicazione da parte di ARPA Campania in merito ad esiti analitici difformi inerenti n°1 bottiglia di acqua minerale naturale “Santo Stefano” di cui i riferimenti in oggetto. Con l’intenzione di massima trasparenza, soprattutto finalizzata alla salvaguardia dell’immagine commerciale della Sorgenti S. Stefano Spa, anche se in assenza di provvedimento alcuno da parte di nessun organo di controllo giurisdizionalmente competente chiediamo di verificare l’eventuale giacenza residua del prodotto presso i Vostri magazzini e cautelativamente, in caso di riscontro positivo, di predisporre tale merce per il reso verso la scrivente”.

acqua santo stefano

Il fantomatico comunicato dell'Arpa avrebbe creato un vero e proprio allarme tra gli acquirenti dell'azienda, perché all'inizio la bufala diffusa parlava di un intero lotto non conforme. In seguito, però, l'azienda è intervenuta cercando di calmare le acque e spiegando che la notizia diffusa attraverso i social network sarebbe destituita di ogni fondamento:

“Le notizie che fonti anonime hanno capziosamente diffuso sulla rete e sui social network sono del tutto destituite di fondamento. Non esiste alcun provvedimento da parte delle Autorità Sanitarie (né di diversi Organi istituzionali) con il quale sia stata inibita, ovvero limitata, la produzione e la vendita del prodotto, che viceversa continuano ad essere svolte regolarmente, in perfetta conformità alle norme di settore.
Non è consentito, e risulta fortemente denigratorio, trasfigurare gli ordinari controlli e le consuete procedure di verifica della qualità attraverso la creazione di inverosimili scenari che hanno l’unico scopo di creare sconcerto tra i consumatori, laddove siano escluse scorrette manovre concorrenziali.

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