Questa ragazzina che vedete in foto (la cui riproduzione è autorizzata dalla mamma) ha 11 anni. Ed ha appena svolto l'audizione per l'Opera di Vienna, una delle più prestigiose d'Europa. Con l'obiettivo di iniziare un'esperienza artistica e vedere come si svolge una lezione-audizione. L'audizione è costata 130 euro e lei è andata lì accompagnata dalla mamma. "La lezione – dice la signora – le è piaciuta molto". Poi però è arrivata una scheda di valutazione e qualcosa ha iniziato a non piacere più. È la stessa genitrice, Maria, a raccontare via Facebook quanto accaduto: "Nella scheda di valutazione (che vedete in calce ndr.) i simboli che vedete sono i giudizi assegnati. La ‘X' significa ‘che c'è da lavorare', la "V" significa ‘va bene' e ciò che non è spuntato va comunque bene". Quello che non è piaciuto affatto a Maria è il commento in calce al giudizio. "La bambina – continua il racconto – non è stata giudicata idonea nonostante i giudizi tecnici siano
buoni, il perché di ciò è indicato sull'annotazione finale: ‘attenzione al peso'".
Già, c'è scritto proprio così. "Attenzione al peso". La mamma legge, guarda la figlia di 11 anni. Rilegge e si arrabbia. "Premesso che la bambina ha un peso che rientra nella norma vorrei comunque far notare che ad appena 11 anni non è ammissibile scrivere frasi riguardanti il peso visto e considerato il problema dell‘anoressia che è presente in molte accademie e scuole di danza". Una volta scritto lo sfogo su Facebook sono decine i commenti. "Sono letteralmente basita. Capisco che il peso è anche importante (nei limiti ovviamente) nel mondo della danza ma così sono esagerati" scrive Cristina; un'altra commentatrice, Silvia, riporta una esperienza pregressa di cui ha sentito parlare: "Ricordo anni fa il racconto di una conoscente,la figlia ha resistito 6 mesi a Vienna,non vi dico come è tornata…ricordo che richiedevano una magrezza esasperante perchè secondo loro bisognava vedere le ossa sulla scollatura del tutù".