La battuta di Papa Francesco: “Pregate per tutti… anche per la suocera”
"Pregare per questa persona, pregare per quel malato, per quello che è in carcere, pregare per la suocera pure, pregare sempre, sempre". Sono le parole scherzose di Papa Francesco in merito alla preghiera di intercessione, "la più gradita a Dio perché gratuita e disinteressata", di cui ha parlato durante l'Udienza Generale.
“Lo Spirito Santo intercede per noi, ma ci insegna anche a intercedere, a nostra volta, per i fratelli; ci insegna la preghiera di intercessione”, dice Bergoglio nella catechesi dell’udienza di oggi, pronunciata in piazza San Pietro e dedicata per l'appunto allo Spirito Santo.
“Quando ognuno prega per tutti, avviene – notava Sant’Ambrogio – che tutti pregano per ognuno; la preghiera si moltiplica” spiega. “Ecco un compito tanto prezioso e necessario nella Chiesa, in particolare in questo tempo di preparazione al Giubileo”, l’esortazione papale: “unirci al Paraclito che intercede per tutti noi secondo i disegni di Dio”.
“Ma non pregare come i pappagalli”, ha aggiunto a braccio: “Dì Signore, ma dillo col cuore: ‘Aiutami Signore, ti voglio bene Signore’, e quando pregare il Padre Nostro pregate con il cuore, non con le labbra. Non fare i pappagalli. Lo Spirito possa aiutarci nella preghiera, di cui tanto abbiamo bisogno”.
Non è la prima volta che Papa Francesco menziona le suocere nei suoi discorsi del mercoledì in occasioni delle udienze generali. Era già capitato un paio di anni fa quando Bergoglio l'aveva descritta "un personaggio mitico. La suocera, non dico che la pensiamo come il diavolo, ma la si pensa sempre come una brutta figura". E ancora: "A volte le suocere sono un po’ speciali, hanno dato la maternità del coniuge, hanno dato tutto, almeno facciamole felici".