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“La banca ti sta truffando” usava foto di carabinieri e chiedeva di spostare tutti i soldi: arrestato truffatore

L’uomo scoperto e arrestato dai veri carabinieri dopo una truffa messa in atto ai danni di un 75enne di Tertenia indotto a spostare tutti i suoi soldi dal conto corrente per circa 50mila euro. Il truffatore gli aveva fatto credere di essere vittima di una truffa da parte della banca.
A cura di Antonio Palma
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Un uomo di 33 anni è stato arrestato dopo un’indagine dei carabinieri di Lanusei, in provincia di Nuoro, e deve rispondere ora del reato di truffa nei confronti di un pensionato 75enne di Tertenia. A incastrarlo proprio la denuncia della vittima del raggiro al quale il truffatore si era presentato come carabiniere chiedendo di spostare tutti i suoi soldi su un altro conto per evitare una frode.

I fatti risalgono al novembre dello scorso anno quando il 75enne è stato contattato da un soggetto che si era presentato come ispettore antifrode del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari. Per essere più credibile e accaparrarsi la fiducia della vittima, il truffatore ha rubato e utilizzato come immagine dei profili whatsapp le foto di due ufficiali dell’Arma prese dal web.

All’uomo preso di mira, il finto ispettore ha fatto credere che vi era un’indagine in atto nei confronti di diversi direttori di filiali del banco di Sardegna che, assieme ai loro dipendenti, stavano truffando numerosi correntisti mediante indebiti prelievi dai loro conti correnti. Per questo gli ha chiesto si spostare urgentemente tutte le somme che aveva in banca su un altro conto corrente. Per essere ancora più convincente lo ha fatto richiamare anche da un altro complice che si è presentato a sua volta come ispettore “Grilli” ripetendo lo stesso copione.

Il 75enne, convinto dalla figura del carabiniere, si è fidato e ha effettuato, tramite la sua filiale, un bonifico di 49.800 euro su un iban fornito dal truffatore. Il finto militare infatti lo aveva convinto che era un’operazione necessaria per mettere al sicuro il denaro del proprio conto corrente.

L’uomo si è reso conto di essere stato truffato solo il giorno dopo e ha deciso di rivolgersi ai veri carabinieri che, dopo accurate indagini, sono risaliti al truffatore. L’uomo è stato individuato in provincia di Brindisi a seguito di accertamenti documentali e analisi dei tabulati telefonici che hanno portato infine a una perquisizione domiciliare durante la quale è stata rinvenuta anche la carta bancoposta associata all’IBAN verso il quale è confluita l’intera somma di denaro.

L’Arma dei Carabinieri sottolinea che “continuerà a svolgere un’attenta e costante azione di sensibilizzazione in merito a questa tipologia di truffe, che vengono attuate carpendo la fiducia della vittima tramite diverse tecniche, come quella adottata in questo caso o attraverso lo “spoofing telefonico”, con il quale i malintenzionati riescono addirittura a modificare il numero visualizzato dalla vittima, inducendola a fidarsi del contatto ed a credere che l’interlocutore sia un appartenente alle Forze di Polizia. In caso di richieste di questo tenore è indispensabile contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112”.

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