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L'arte del pizzaiuolo napoletano patrimonio UNESCO

Dopo la pizza, anche la Francia: “La baguette sia Patrimonio dell’Umanità”

Il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, parla alla radio e osserva: “Se ai napoletani è stata riconosciuta la pizza, perché ai francesi non la baguette?”.
A cura di Redazione
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L'Italia aveva appena pareggiato i conti con la Francia, quando il 7 dicembre l'Unesco aveva riconosciuto l'Arte dei pizzaiuoli napoletani quale Patrimonio intangibile dell'Umanità. Nell'eterna sfida tra chi abita di qua e di là delle Alpi, il Belpaese aveva segnato così l'1-1, dato che in passato lo stesso riconoscimento era stato accordato alla cucina francese tout court. Il Presidente Emmanuel Macron non ci sta e, secondo metafora calcistica, vuole riportare in vantaggio il suo popolo. Il politico francese spiega a Europe1 che "i nostri panettieri hanno visto che i napoletani sono riusciti a inserire la pizza nel Patrimonio mondiale dell'Unesco, per cui si chiedono ‘perché no la baguette?'. Hanno ragione".

Macron parla all'emittente radiofonica francese dopo aver incontrato una rappresentanza della Confederazione nazionale dei panificatori-pasticcieri di Francia. Difende la baguette, che "è invidiata in tutto il mondo. Bisogna preservare l'eccellenza e le capacità". Il pane francese "è – prosegue il Capo dello stato – parte della vita quotidiana della Francia e ha una storia speciale". Chissà se i fornai napoletani risponderanno con il palatone o se ci si potrà ritrovare tutti intorno allo stesso tavolo, ricordando il riconoscimento, già avvenuto nel 2010, della Dieta mediterranea come Patrimonio immateriale Unesco.

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