Nell'ordinanza "Last bet" firmata dal gip Guido Salvini del Tribunale di Cremona si ha la percezione di quanto del lavoro investigativo sul calcioscommesse sia stato costruito attraverso intercettazioni e triangolazioni fra un utente e l'altro via Gsm. Molti fra indagati e arrestati temevano evidentemente di essere ascoltati o quantomeno non volevano correre rischi. E per questo motivo si affidavano ai sistemi di messaggistica istantanea e VoiP come ad esempio Skype oppure il meno conosciuto One.
Scrive il gip ad esempio del calciatore Alessandro Zamperini che riceve una chiamata presumibilmente di Ilievski, il macedone latitante considerato il re delle scommesse:
ZAMPERINI: “amico mio ho scritto…ti ho scritto”
Interlocutore: “ha scritto…ok il mio telefono si è spento niente batteria”;
ZAMPERINI: “ok non importa tu dopo…ora io vado ad allenamento, tu dopo leggi e stasera ne parliamo in Skype .
E ancora, il gip:
L’attività di intercettazione consentiva di registrare ulteriori comunicazioni telefoniche con l’utenza macedone, il cui contenuto, contestualizzato in seno agli elementi acquisiti nel corso delle indagine, palesava l’intento degli interlocutori di accordarsi per convogliare i loro colloqui su mezzi di comunicazioni multimediali “sicuri”, cioè non suscettibili di controllo telefonica (Skype, One).
Però fra le conversazioni via Skype c'è sempre un sms o una telefonata e quindi c'è modo di rintracciare le chiamate o quanto meno i contatti fra gli indagati. Nel lavoro degli inquirenti si annotano particolari utenze "calde", ce n'è una che in sei mesi realizza 4.600 contatti telefonici,utilizzata prevalentemente per il collegamento a reti internet e traffico di dati. E la frase del giudice per le indagini preliminari, commentando il traffico dati è degna di nota:
…altra formidabile metodologia seguita dal gruppo criminale per connettersi in tempo reale mediante sistemi di comunicazione alternativa quali skype, whatsApp e altri