E' stato presentato nel corso del convegno annuale di Confcommercio, il Libro Bianco sui trasporti, un'indagine ampia e articolata sullo "stato di salute di infrastrutture e trasporti nel nostro Paese". Sotto la lente di ingrandimento gli sprechi, i ritardi, gli errori che "costano" allo Stato decine di miliardi di euro di Pil. In tal senso, i dati sono decisamente preoccupanti, con "il gap infrastrutturale che negli ultimi dieci anni, ha fatto perdere all'Italia 142 miliardi di Pil; 50 miliardi è, invece, la perdita di ricchezza nel solo 2010 dovuta al divario infrastrutturale esistente fra le aree del nostro Paese". Simile il discorso per quel che riguarda le opere infrastrutturali incompiute, ovvero, come si legge nel terzo capitolo del rapporto, "un gruppo di 27 infrastrutture viarie, quelle più spesso invocate (invano) dagli imprenditori sul territorio, in qualche modo cominciate e mai portate a termine. Tutte insieme valgono 31 miliardi di euro ed hanno ormai accumulato ritardi che variano da un minimo di 5 anni (la terza corsia dell’A11 in Toscana e il prolungamento dell’A27 in Veneto) a un massimo di 50 (il tunnel Rapallo Fontanabuona in Liguria e la trasversale Fano-Grosseto in Toscana)". Ma l'elenco è lungo e fotografa il ritardo e le mille contraddizioni di un Paese cui sembrano mancare le precondizioni per la crescita. Si va dai 30 anni di attesa per la Pedemontana Piemontese ai 24 della Bretella Campogalliano – Sassuolo, fino ai soli 11 anni della Roma – Latina.
Disfunzioni che comportano un ritardo anche nell'adeguamento alle richieste comunitarie su programmazione ecompletamento del sistema di reti di trasporto trans europee (TEN-T), con 4 "Corridoi necessari" che attraversano il nostro Paese: il corridoio-1 Baltico-Adriatico che collegherà Helsinki a Ravenna, il corridoio-3 Mediterraneo da Algeciras (Spagna) fino alla frontiera ungherese che comprenderà, tra l’altro, i collegamenti ferroviari Lione-Torino, Milano-Brescia, Brescia-Venezia-Trieste, Milano-MantovaVenezia-Trieste e Trieste-Divaca;il corridoio-5 Helsinki-La Valletta che comprenderà il tunnel di base del Brennero nonché i collegamenti ferroviari FortezzaVerona, Napoli-Bari, Napoli-Reggio Calabria, Messina-Palermo e Palermo La Valletta; il corridoio-9 Genova-Rotterdam che comprenderà i collegamenti ferroviari; Genova-Milano-Novara (cosiddetto “terzo valico appenninico). Opere considerate imprescindibili dal rapporto di Confcommercio, anche per perseguire i dieci obiettivi fondamentali indicati nel documento europeo, tra i quali spiccano il dimezzamento entro il 2030 dell'uso delle auto ad alimentazione convenzionale, il trasferimento del 30% del trasporto merci su ferrovia, il dimezzamento degli incidenti stradali entro il 2020.