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L’Ilva è stata sequestrata, arrestati i dirigenti. Migliaia di operai manifestano

Il Gip ha firmato il provvedimento di sequestro degli impianti dell’area a caldo della più grande acciaieria d’Europa che, secondo i magistrati, provoca morte e tumori. Ai domiciliari gli alti vertici della società, mentre gli operai hanno occupato le autostrade e sono pronti a protestare in Prefettura.
A cura di Biagio Chiariello
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L'Ilva è stata sequestrata, arrestati i dirigenti. Migliaia di operai manifestano

La situazione rischia di degenerare all'esterno dello stabilimento Ilva di Taranto: migliaia di operai hanno lasciato il posto di lavoro e alle 14 sono usciti dai cancelli dell'impianto per protestare sulle statali Appia e 106, diretti in città, dopo aver avuto sentore dell'imminenza della notifica della misura di sequestro della struttura da parte dei carabinieri. Qualche minuto fa, secondo quanto riportato dall'Ansa, il gip Patrizia Todisco ha infatti firmato un'ordinanza che dispone otto provvedimenti di arresti domiciliari (a carico di dirigenti ed ex dirigenti) ed il sequestro e blocco delle lavorazioni in alcune aree a caldo del siderurgico di Taranto (i sigilli sono previsti per i parchi minerali, le cokerie, l'area agglomerazione, l'area altiforni, le acciaierie e la gestione materiali ferrosi) nell'inchiesta per il disastro ambientale della più grande acciaieria d'Europa che provocherebbe tumori e decessi. Gli arresti riguardano Emilio Riva, presidente dell’Ilva Spa fino al maggio 2010; il figlio Nicola Riva, che gli è succeduto nella carica per poi dimettersi due settimane fa; l’ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso; il dirigente capo dell’area del reparto cokerie,Ivan Di Maggio; il responsabile dell’area agglomerato, Angelo Cavallo.

Gli operai manifestanti si stanno ora dirigendo in corteo verso Taranto per raggiungere la Prefettura e probabilmente bloccare il ponte girevole. All'Ilva lavorano oltre 11.500 dipendenti diretti, l'area fornisce di acciaio il 40% delle aziende manifatturiere italiane che hanno bisogno di prodotti siderurgici per le loro lavorazioni. Il paradosso è che questi provvedimenti giungono proprio nel momento in cui l'azienda si stava spendendo per le politiche di salvaguardia dell'ambiente, come ha fatto notare pure il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. Peraltro la notizia arriva a poche ore dall’inizio della riunione allo stesso Ministero (alla quale hanno preso parte  il sottosegretario allo Sviluppo Claudio De Vincenti, il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola, il presidente della Provincia e il sindaco di Taranto), il cui obiettivo era proprio l’intesa sulla bonifica dell’area. «Chiederò che il provvedimento di riesame avvenga con la massima urgenza», ha affermato Clini, commentando le misure della magistratura per l'Ilva «Verrà affrontata l'emergenza – ha aggiunto – per almeno 15.000 persone in seguito a iniziative della magistratura che sta procedendo al sequestro e ad altre misure cautelari».

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