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L’etilometro era sporco: multa dei vigili annullata dal giudice

Sanzione di oltre 4mila euro azzerata e assoluzione piena per un imprenditore trevigiano astemio. Quella sera in Valdobbiadene, però, l’etilometro aveva segnato un tasso alcolemico nel sangue ben tre volte superiore al limite.
A cura di B. C.
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Il 23 giugno 2012 a Vidor un imprenditore trevigiano era stato fermato alla sua auto e multato con 4mila euro. L’uomo, 45 enne, residente a Farra di Soligo (Treviso) aveva un tasso alcolemico nel sangue ben tre volte superiore al limite. Almeno secondo quanto diceva l’etilometro. Inevitabile la pesante sanzione, oltre alla sospensione della patente per 7 mesi. Ma l'imputato giurava di non aver bevuto nulla quella sera, e mai nella sua vita perché astemio, ma di aver solo usato del collutorio. Come era possibile che il congegno restituiva un risultato simile? Il 45enne si è quindi opposto al decreto penale per dimostrare la propria innocenza. Le perizie tecniche sull'etilometro hanno confermato che qualcosa non andava: il tubo era sporco. Più precisamente mancava un sistema di pulizia nell’impianto soffiaggio, pertanto la rilevazione non era valida, perché potevano esserci tracce di alcol precedenti. Così il giudice ha annullato il decreto di condanna e smontato l'impianto accusatorio dei Pm, che avevano addirittura chiesto tre mesi di reclusione, assolvendo con formula piena l'imprenditore, accusato ingiustamente d'essere stato ubriaco al volante.

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