
A destra Sebastiano, a sinistra una sua amica. Parlano fra loro. Due bambine più grandi si avvicinano e prendono in giro Sebastiano. Sebastiano se ne sbatte, il suo papà invece torna a casa e scrive un post. Un post non contro le due bambine, ma contro i genitori che le hanno rimproverate a suon di "se non smetti te le do".
La minaccia di alzare le mani non è il modo migliore per avvicinare il diverso, ha scritto il papà di Sebastiano nel suo post. Perché Sebastiano è effettivamente "diverso", ma per insegnare il rispetto le mani alzate non servono, sono come uno scolapasta sull'altare, o un microfono in bagno.
E io di fronte al papà di Sebastiano mi inchino.
Perché il mondo è pieno di persone “diverse” – anzi, dico io – trovatemene due uguali se ci riuscite! E l’unico modo per insegnare la gentilezza è quello di essere gentili. Il modo di insegnare la giustizia è quello di essere giusti. Il modo di insegnare la dolcezza è quello di dare una carezza.
Sembra facile, invece fa rima con rivoluzione.
Viva tutti noi, Sebastiano di questo mondo.
