L’avvocatessa sfregiata con l’acido: “Sono viva, il mio ex non l’avrà vinta”
Lucia Annibali, l’avvocatessa di Pesaro sfregiata con l’acido lo scorso aprile, per la prima volta si è raccontata dinanzi ai giornalisti. È Il Corriere della Sera a riportare il racconto di una donna che, nonostante quanto subito, ha deciso di non arrendersi. Ha deciso di combattere, di tornare a sorridere, di non darla vinta a colui che l’ha sfigurata. Lucia al Corriere descrive quegli attimi terribili, quando un uomo incappucciato le ha gettato addosso qualcosa. L’avvocatessa descrive la cadute, le ferite, la sofferenza, i pensieri di quel momento. Descrive il suo coraggio e parla di come non si è arresa e del perché non lo farà: “Non mi arrenderò mai, lo sappia chi mi ha fatto tutto questo. Possono avermi tolto il viso, non la voglia di ricominciare. Sono qui, viva. Ho giurato a me stessa che ce l’avrei fatta e ce la farò”.
Per l’aggressione a Lucia sono finite in carcere tre persone: l’albanese che materialmente l’ha sfregiata, un altro che faceva da palo e il presunto mandante. Si tratta del suo ex compagno Luca Varani, anch’egli avvocato. Lucia non vuole parlare tanto di lui quanto del fatto che nessuno le toglierà la voglia di ricominciare: lei sa che non potrà mai tornare come prima, sa che il volto potrà forse migliorare lentamente ma guardando le sue vecchie foto ammette che “quella” non è più lei. L’avvocatessa ha spiegato quanto i medici le hanno fatto finora. Ha raccontato della vista recuperata pian piano e delle maschere da indossare per aiutare la pelle. E ha detto di avere in programma un’operazione per allargare la bocca “così da sembrare più umana e per tornare a sorridere”.