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L’autopsia sui due bimbi del bresciano: narcotizzati e morti prima del rogo

Non ci sarebbero tracce di fumo nei polmoni di Davide e Andrea, i due fratellini morti carbonizzati nella casa del padre in Vallecamonica. I due bambini sarebbero morti prima che divampasse l’incendio. I funerali sabato prossimo.
A cura di Susanna Picone
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Sui corpi di Andrea e Davide Iacovone, i due fratellini di 9 e 12 anni morti ieri nell’incendio che si è sviluppato nella loro casa a Ono San Pietro in Vallecamonica, non ci sono segni di violenze. L’autopsia sui corpi carbonizzati ha stabilito che non ci sarebbero nemmeno tracce di fumo nei loro polmoni. L’ipotesi è che i due ragazzini sarebbero morti prima che in casa divampasse il rogo che ha ferito gravemente anche il padre. Secondo quanto si apprende, i due fratellini potrebbero essere stati “narcotizzati” prima dell’incendio. L’ipotesi più probabile resta quella di un avvelenamento, nei prossimi giorni gli accertamenti chimico-tossicologici chiariranno meglio quanto accaduto.

Per la madre dei bambini il responsabile è l’ex marito – L’autopsia sui bambini è stata eseguita presso gli Spedali Civili di Brescia, è durata un paio di ore e si è svolta alla presenza di un consulente di parte su richiesta del legale della mamma delle vittime, Erica Patti. La donna ha dichiarato che l’ex marito, da lei denunciato più volte per stalking, aveva già minacciato di ammazzare i loro figli. Per lei è lui che ha voluto uccidere i bambini. In merito a quanto accaduto, gli inquirenti hanno avviato l’indagine per duplice omicidio, per ora contro ignoti. Intanto, dopo l’autopsia la Procura della Repubblica di Brescia ha disposto il nulla osta per la sepoltura. I funerali di Andrea e Luca si svolgeranno sabato alle 15.

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