L’assassino del piccolo Loris gli ha legato i polsi
Una verità drammatica e terribile, emersa dagli esami autoptici sul corpo del piccolo Loris Stival, ucciso a Santa Croce di Camerina (Ragusa). L'autopsia ha accertato che quando è stato ucciso, o poco prima, al bambino di 8 anni sono stati legati i polsi, in modo da tenergli le mani attaccate l'una all'altra. Evidenti i segni, causati probabilmente dalle stesse fascette utilizzate per ucciderlo, solo sulla parte superiore di entrambi i polsi.
L'altra questione che non mancherà di far discutere è nei tempi di percorrenza della strada vicino al Mulino Vecchio da parte dell'auto della madre di Loris, Veronica Panarello. Due telecamere riprendono difatti la vettura della donna, la mattina di sabato 29 novembre, impiegare 9 minuti per percorrere un tratto di strada vicino al Mulino , che invece si percorre in 3 minuti. Lo hanno accertato gli investigatori che ora vogliono capire cosa sia accaduto in quei 6 minuti di troppo. Il calcolo degli inquirenti è che sono necessari 3 minuti per attraversare la zona del vecchio mulino, nel segmento compreso tra una telecamera e quella successiva. Ci sarebbe quindi un buco di sei minuti. Una sosta prolungata delle cui ragioni chiedono conto ora gli investigatori a Veronica Panarello. La donna, proprio oggi, oggi in un sfogo da casa, ha ribadito la sua innocenza. Il dispiegamento di forze rimane imponente e per gli inquirenti non e' lontani dalla svolta.