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L’arresto del boss Giuseppe Polverino in Spagna (VIDEO)

Il filmato mostra l’arresto del boss Giuseppe Polverino avvenuto in Spagna. Grazie alle indagini sono stati confiscati beni per un miliardo di euro. Il potere del clan va da Marano di Napoli ai paesi della Spagna meridionale.
A cura di Carmine Della Pia
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L'arresto di Giuseppe Polverino

Sono state pubblicate le immagini dell'arresto del superboss Giuseppe Polverino. Il 53enne, capo del clan Polverino di Marano, è stato incastrato due giorni fa, e ora è possibile vedere il filmato del blitz a opera dei carabinieri di Napoli e degli uomini dell'Unidad Central Operativa spagnola. Polverino, che figura nell'elenco dei ricercati di massima pericolosità, è stato arrestato a Jerez de la Frontera: abitava nella cittadina spagnola con Raffaele Vallefuoco, latitante a sua volta da dieci anni. Lo scorso maggio è stato possibile confiscare in via preventiva beni per il valore di 1 miliardo a personaggi ritenuti in qualche modo affiliati o vicini al clan.

I beni confiscati alla cosca Polverino – Giuseppe Polverino era irreperibile dal 2006. Nel corso di un blitz eseguito dai carabinieri a Marano di Napoli, lo scorso maggio, fu possibile confiscare beni appartenenti agli affiliati del clan: oltre 100 appezzamenti di terreni, 141 tra box e auto, 175 appartamenti, 19 ville e numerosi magazzini, per un valore di circa 1 miliardo di euro. Il 7 marzo scorso, Polverino è stato arrestato in Spagna, con sè aveva un documento intestato ad un cittadino napoletano. I carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli, coordinati dai pm Antonello Ardituro, Marco Del Gaudio e Cristina Ribera, avevano eseguito il bliz bloccando l'uomo ed eseguendo l'esame delle impronte digitali.

Polverino: egemonia mafiosa dalla Campania alla Spagna – La cosca Polverino è la più influente nei paesi di Marano, Villaricca, Quarto, Qualiano e Pozzuoli. Il clan controlla attività imprenditoriali e commerciali sia in Italia, sia in Spagna. I carabinieri hanno spiegato che le indagini hanno rilevato "la centralità assoluta dei Polverino nello scenario criminale campano e la pervuasiva capacità di infiltrazione nel mondo economico e imprenditoriale, per il controllo in regime pressoché monopolistico della produzione e, in molti casi, la distribuzione in numerose zone della provincia di prodotti alimentari". Il gruppo camorristico, dedito al riciclaggio del denaro e al traffico di stupefacenti, mantiene la sua egemonia in un asse che va da Marano di Napoli per finire, appunto, alla Spagna meridionale.

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