L’armatore della Norman Atlantic: “Il traghetto non aveva problemi”
Sono ore di apprensione e attesa spasmodica di buone notizie quelle trascorse da questa mattina, 28 dicembre, quando è emersa la notizia di un incendio propagatosi a bordo di un traghetto della Norman Atlantic proveniente dalla Grecia e diretto al porto di Ancona, sulla costa adriatica italiana. Al momento c'è una vittima, un uomo greco morto per ipotermia dopo essersi gettato in mare, più di 160 persone sono state tratte in salvo ma sul ponte, al freddo e in pericolo, ci sono ancora più di 300 passeggeri. La nave, dopo grosse difficoltà dovute al mare grosso, è stata attraccata a circa 22 km dalla costa di Otranto, così da poter essere trainata ed evitare la deriva verso le coste albanesi, lì dove era diretta in balia delle correnti.
Nel pomeriggio è diventata notizia quella di un controllo effettuato sull'imbarcazione, con soli 5 anni di vita, poco più di una settimana fa. Era il 19 dicembre, stando a quanto rivelato dal database dell’organizzazione internazionale Paris Mou, specializzata in sicurezza marittima. La Norman Atlantic era stata sottoposta a una “revisione” la scorsa settimana, quando era ormeggiata nel porto di Patrasso, in Grecia. L’ispezione, a quanto pare, aveva fatto emergere problemi non piccoli, il principale dei quali riguardava le porte taglia fuoco, risultanti come “malfunzionanti” sulla scheda dell’ispezione.
A rilasciare una dichiarazione negli ultimi minuti al fine di smentire la notizia di un malfunzionamento che, a questo punto, se confermato potrebbe essere ritenuto una delle cause dell'incendio a bordo, è stato proprio l'armatore dell'imbarcazione Carlo Visentini: "Nel corso dei controlli era stato riscontrato un lieve malfunzionamento di una delle porte tagliafuoco, che però era stato immediatamente eliminato". L'armatore dunque non nega fosse emerso un malfunzionamento durante l'ultimo controllo, ma precisa come si sia provveduti immediatamente a eliminarlo "a soddisfazione degli organi ispettivi competenti".