L’Aquila, uccide tre cagnolini: rintracciato, rischia 18 mesi di carcere
Li ha uccisi a bastonate ma non contento ha anche stretto attorno al collo di ognuno un filo di nylon e li ha gettati in una scarpata. Sono morti così tre cagnolini di piccola taglia, un maschio e due femmine, poi ritrovati dal personale del Comando Stazione di Balsorano, in Abruzzo. I tre cuccioli erano in avanzato stato di decomposizione in località Collepiano. La Forestale ha rintracciato il responsabile del crimine, un uomo residente a Balsorano e proprietario degli animali. L'uomo è stato denunciato e ora rischia una condanna dai 3 ai 18 mesi per aver cagionato la morte dei cagnolini con crudeltà e senza necessità. Come ricostruiscono le cronache locali, l’autore della strage di cani alla fine ha confessato di aver barbaramente ucciso i tre animali percuotendoli più volte con un bastone, di averli legati e gettati nella scarpata adiacente un terreno di sua proprietà.
All’uomo è stata contestata anche la sanzione amministrativa relativa alla mancata iscrizione degli animali all’anagrafe canina del Comune. “La difesa dei diritti degli animali è una delle mission del Corpo Forestale dello Stato. L’animale va considerato quale essere senziente in grado di percepire dolori e sofferenze e così se qualcuno uccide un animale d’affezione, domestico o selvatico, con atti cruenti, con inflizione di gravi sofferenze fisiche, senza giustificato motivo, compie un reato e può essere punito”, ha commentato il Responsabile del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli Animali (Nirda) del Comando Provinciale di L’Aquila, commissario Irene Sebastiani.