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L’Aquila, terremoto di magnitudo 3.9. Scossa avvertita dalla popolazione

La scossa è stata registrata alle 14 e 15 a una profondità di 13 chilometri nel comune di Pizzoli, in provincia de L’Aquila.
A cura di Davide Falcioni
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La terra trema ancora nelle regioni del Centro Italia. Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 – dunque non lievissima – è stata registrata a Pizzoli, in provincia de L'Aquila, alle 14 e 15 locali. La terra ha tremato a una profondità di 13 chilometri e la scossa è stata avvertita distintamente non solo dalla popolazione abruzzese, ma anche in provincia di Ascoli Piceno. Due minuti più tardi, alle 14 e 17, un'altra scossa, stavolta di magnitudo 2.9, è stata registrata dai sismografi dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Al momento non è noto se il terremoto abbia provocato eventuali danni a strutture già lesionate e compromesse dalle scosse dell'agosto e dell'ottobre 2016, oppure del 18 gennaio del 2017.

Nell'ultimo periodo il lunghissimo – e per la popolazione estenuante – sciame sismico causato dalle fortissime scosse di terremoto del 2016 aveva dato un po' di tregua. Le scosse si sono fatte via via più rare e anche l'intensità, che nei primi mesi era decisamente alta, è gradualmente scemata. "Fa parte della sequenza sismica del 24 agosto il terremoto di magnitudo 3.9 registrato alle 14:15 con epicentro nei pressi di Pizzoli (L'Aquila)". Lo ha detto la sismologa Lucia Margheriti del Centro Nazionale Terremoti. "La zona in cui si è manifestata la scossa si era attivata già da diversi mesi", spiega ancora Margheriti. "In questa zona (da Visso a Pizzoli), continuiamo a localizzare poco meno di 100 piccoli terremoti al giorno, non possiamo quindi considerare la sequenza sismica esaurita". "Nei giorni scorsi – conclude la sismologa – le zone più attive sono state la zona appena più a sud di Norcia e quella a nord di Visso e oggi Pizzoli".

Venerdì scorso nuova scossa avvertita ad Arquata

L'ultima scossa di terremoto degna di nota era stata registrata venerdì scorso alle 2.21 di notte al confine tra le Marche e l’Umbria. Di magnitudo 3.6 e con una profondità di 10 chilometri, i comuni  più vicini all'epicentro sono stati quelli di Arquata del Tronto e Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, entrambi già distrutti dal sisma del 24 agosto e quindi ormai quasi del tutto disabitati. Entro i venti chilometri dall’epicentro anche altri comuni pesantemente colpiti dai terremoti del 2016, come ad esempio Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Accumoli, Ussita, Preci, Visso e Amatrice. Anche la scossa di venerdì scorso è stata chiaramente avvertita dalla popolazione

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