video suggerito
video suggerito

L’Aquila, truffavano gli immigrati promettendo un lavoro: 11 arresti

Cittadini extracomunitari arrivavano a pagare fino a 7mila euro per un finto lavoro e per ottenere il permesso di soggiorno in Italia. Arrestati alcuni imprenditori agricoli e i loro intermediari.
A cura di Susanna Picone
6 CONDIVISIONI
Immagine

Truffavano gli immigrati chiedendo loro fino a settemila euro per un lavoro che non avrebbero mai ottenuto. È questa la cifra che un gruppo di persone chiedeva a quanti speravano di ottenere un lavoro e un permesso di soggiorno nel nostro Paese. Una truffa compiuta ai danni degli stranieri da parte di un gruppo di titolari di aziende all’Aquila. È dalle prime ore del mattino che la polizia di Stato, nel corso di un’operazione chiamata “Fake job”, sta eseguendo diversi arresti e perquisizioni. Almeno undici le misure cautelari eseguite nella provincia dell’Aquila: cinque fra datori di lavoro italiani e titolari di aziende agricole e sei nei confronti di stranieri che facevano da intermediari con i loro connazionali.

Procedura utilizzata sin dal 2009 – Le misure sono state disposte dal gip Marco Billi, su richiesta del pm della Dda del capoluogo, David Mancini. Secondo quanto emerso dalle indagini, dal 2009 ad oggi era stato messo a punto un meccanismo ben collaudato. L’operazione è stata denominata “Fake job” proprio per sottolineare come gli indagati promettessero falsamente un lavoro agli stranieri ma una volta giunti in Italia gli extracomunitari non venivano assunti, nonostante avessero sborsato un bel po' di denaro.

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views