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L’Aquila, crolla un altro balcone nelle case del post terremoto

Un nuovo caso dopo quello che ha portato al sequestro di molti appartamenti e all’inchiesta sulle carenze strutturali e l’utilizzo di materiali scadenti per realizzare le new town per gli sfollati.
A cura di Antonio Palma
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Dopo il discusso episodio accaduto nel settembre 2014 e che portò anche all’inchiesta della locale Procura della Repubblica, a L'Aquila è crollato un altro balcone di un appartamento del progetto C.a.s.e. di Cese di Preturo, il complesso costruito dopo il terribile terremoto che colpì e devastò l'intera provincia il 6 aprile del 2009. Il nuovo cedimento strutturale che ha fatto crollare il balcone è avvenuto domenica mattina in un appartamento vicino all'alloggio protagonista del caso di due anni fa. Anche la dinamica è stata la stessa, il balcone in legno si è completamente staccato dal terzo piano finendo su quello sottostante al secondo piano. A dare l’allarme è stato un passante che stava portando a passeggio il cane, un uomo tra i tanti ancora sfollati in una delle 19 new town costruite dopo il sisma.

Sul posto sono intervenuti la polizia municipale, i Vigili del fuoco e il Corpo Forestale, incaricato delle indagini per conto della Procura. Anche ieri comunque fortunatamente non ci sono stati feriti, anche perché proprio a seguito del primo crollo il complesso era stato già sgomberato e sequestrato dalla magistratura. Il balcone crollato e quello sottostante sono stati smantellati e costituiranno un'ulteriore prova dell'inchiesta sulle carenze strutturali e l'utilizzo di materiali scadenti nella costruzione degli alloggi per gli sfollati. Proprio l'inchiesta sul primo crollo, coordinata dal pm Roberta D'Avolio, dovrebbe arrivare a conclusioni nei prossimi giorni. Il pm dovrà decidere se chiedere il rinvio a giudizio o l'archiviazione per le 37 persone finite sotto indagine per truffa aggravata ai danni dello Stato, frode nelle pubbliche forniture e falso in atto pubblico.

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