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L’appello di Sara dopo aver perso il marito: “Inviatemi sue foto, così nostro figlio saprà chi era”

Dopo aver perso il giovanissimo marito in un incidente d’auto una ragazza piemontese ha chiesto ad amici e parenti di inviargli sue foto e video: le conserverà, per mostrarle al figlio che nascerà tra un mese.
A cura di D. F.
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Non vedrà mai suo padre, ma forse potrà comunque imparare a conoscerlo, almeno un po', grazie all'idea avuta dalla donna che l'ha ancora in grembo, Sara Macrì: "Chiedo un favore enorme a chiunque abbia qualcosa di Raffy: video, audio, foto, qualsiasi cosa. Se potete mandarmela. Voglio poter conservare tutto il possibile di lui per poter far conoscere a nostro figlio il suo papà" . E’ il testo del commovente appello lanciato da Sara e condiviso su Facebook. Suo marito, Raffaele Antonucci, di soli 22 anni, è deceduto insieme a un suo amico, il 18enne Simone Goglio, in un incidente stradale nella notte tra sabato e domenica a Cuorgnè. Lei aspetta un figlio, Raffaele sarebbe diventato papà molto presto.

Per fare in modo che il bambino, che nascerà a marzo, abbia dei ricordi del padre che non potrà mai incontrare, Sara ha lanciato su Facebook questo appello rivolto a tutti coloro che conoscevano Raffaele: amici, parenti e compagni di scuola. Insomma a chiunque abbia in qualche modo nella sua vita incrociato Raffaele. In molti hanno già risposto, inviando alla futura mamma foto e video su Facebook e Whatsapp: dalle feste in famiglia a quelle con gli amici, passando per i momenti dell'infanzia. Un album virtuale che sua moglie intende ora raccogliere per farne dono al piccolo Ethan, il loro bambino. "Raffaele viveva per noi — racconta a Repubblica Sara — . Era legatissimo a sua mamma, amava suo fratello e sua sorella. E sognavamo assieme questa famiglia che stavamo a poco a poco creando. Era entusiasta per questo bambino: l’ha sempre voluto e sarebbe stato un ottimo padre. Baciava il pancione e diceva a tutti di stare attenti perché lì c’era suo figlio. Orgoglioso che sarebbe diventato padre a breve" .

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