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L’annuncio di Barilla, entro il 2020 tutti gli impiegati potranno lavorare da casa

Il gruppo alimentare conta di estendere il progetto di smart working a tutti gli impiegati in quattro anni per permettergli di lavorare anche da casa.
A cura di Antonio Palma
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Addio ai lunghi tragitti tra casa e posto di lavoro, entro quattro anni, cioè nel 2020, tutti gli impiegati Barilla potranno svolgere il proprio lavoro anche da casa. Lo ha annunciato la stessa azienda alimentare italiana sottolineando che il progetto di "smart working", già avviato per alcuni dipendenti del gruppo nel 2013, in pochi anni sarà esteso a tutti i lavoratori. Fino a questo momento su 1600 dipendenti dell’azienda emiliana coinvolti dal progetto, circa 1.200 hanno usufruito dell’opportunità, vale a dire una percentuale di oltre il 74% che indica in maniera chiara le preferenze dei lavoratori per questo tipo di impiego più flessibile.

Come ha spiegato la responsabile Organization & People Development di Barilla, Alessandra Stasi, “Smart working per Barilla significa tre cose. In primo luogo, lavorare dovunque, comunque e in qualunque momento. E in secondo luogo vuol dire utilizzare gli spazi in un modo diverso: abbiamo lavorato molto nelle varie sedi per riorganizzare gli uffici intorno alle attività di collaborazione, di comunicazione, di concentrazione individuale, che oggi possono essere fatte anche da remoto. Il terzo aspetto sono le tecnologie digitali”. Ora la sfida del gruppo per tutti i 29 siti produttivi è quella di offrire lo smart working per il 100% del tempo ai dipendenti.

Il meccanismo per il momento prevede in pratica che i dipendenti possono lavorare in sedi diverse dall’ufficio per 4 giorni al mese, accordandosi con il proprio manager. I risultati ottenuti finora sembrano molto positivi visto che il maggior equilibrio tra vita privata e lavoro ha portato a un aumento della soddisfazione dei dipendenti senza un peggioramento nei livelli di produttività ed efficacia/efficienza. Secondo Barilla fino questo momento si è vista una maggiore propensione al suo utilizzo da parte delle donne tra i 30 e 55 anni e da chi effettua un tragitto casa-ufficio mediamente lungo, cioè maggiore ai 25 chilometri. Il numero di chi si dice pronto a utilizzarlo invece decresce con l’aumentare dell’età anche se la fascia più giovane in realtà è stata quella che ha utilizzato di meno la possibilità.

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