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L’amico non riesce a svegliarlo: Andrea muore a 18 anni stroncato nel sonno da un’overdose

Andrea Coscia, diciottenne padovano, è stato trovato morto in camera da letto dall’amico che l’aveva ospitato per la nottata. Già nel 2015 il ragazzo venne ricoverato in ospedale per abuso di droga, ma venne salvato dai medici che lo ebbero in cura.
A cura di C. M.
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andrea coscia

Ucciso a diciotto anni da una probabile overdose di metadone e cocktail di droghe. È morto così Andrea Coscia, trovato esanime da un amico che l'aveva ospitato per la nottata. Andrea, 18 anni compiuti lo scorso novembre, si è addormentato dopo una serata passata ad assumere sostanze stupefacenti ed è morto nel sonno, a causa di un arresto cardiaco. Il ragazzo, studente del liceo Selvatico di Padova e appassionato di musica, sembra che già da tempo facesse uso di droghe. I conoscenti sostengono fosse un ragazzo privo di problemi, pieno di amici e benvoluto da tutti, ma "Tobi", questo il suo soprannome, da qualche tempo sembra fosse dedito all'uso di varie sostanze stupefacenti. Un "passatempo" nemmeno troppo nascosto, su Instagram il ragazzo pubblicava fotografie che lo ritraevano insieme alla fidanzata mentre fumava qualche spinello. "Amore tossico" recita la didascalia di una di quelle immagini pubblicate dal ragazzo sui social network.

Via via, sembra che Andrea si fosse fatto prendere la mano e avesse iniziato a frequentare ragazzi più grandi con i quali organizzava festini a base di droghe. Giovedì, il diciottenne, non appena uscito da scuola, ha raggiunto un amico nella sua casa alla Guizza, a Padova, un appartamento preso in affitto dal 25enne che l'ha ritrovato esanime nel letto e ha immediatamente chiamato i soccorsi. Dopo una nottata di bagordi, Andrea si è addormentato senza più risvegliarsi. Inutili i tentativi di rianimazione dei sanitari, giunto all'ospedale il ragazzo era già morto. "C’era un via-vai di ragazzi di giorno e di notte", hanno raccontato gli inquilini del condominio dove Andrea è morto. "Il fumo finiva sempre per invadere la tromba delle scale e per dare fastidio a tutti noi. Non abbiamo mai capito cosa succedeva lì dentro", hanno spiegato. Al momento non è ancora certa la causa del decesso, o meglio della sostanza che ha provocato la morte del ragazzo. Nella camera da letto i carabinieri hanno ritrovato numerose sostanze stupefacenti non catalogate, una boccetta di metadone e molte bottiglie di alcolici vari vuote. Sarà l'autopsia ad accertate quale sostanza ha scatenato l'overdose e condotto alla morte Andrea.

Il 24 novembre del 2015 Andrea Coscia era già stato ricoverato in ospedale sulla soglia del coma per “abuso di droga”. Pare avesse assunto un cocktail di alcol, eroina e psicofarmaci. In quell'occasione, però, i medici gli salvarono la vita e dopo un breve ricovero il ragazzo si era ristabilito completamente.

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