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L’amico muore durante gara di velocità in strada, lui scappa: rischia 12 anni

Il 27enne, che rischia fino a dodici anni di carcere, ammette di essere scappato senza prestare soccorso all’amico ma nega la corsa d’auto.
A cura di A. P.
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Ha visto morire l'amico in un terribile schianto mentre insieme sfrecciavano a tutta velocità per le strade al volante dei rispettivi bolidi ma non si è fermato a prestargli soccorso preferendo scappare. Per questo il 27enne Daniel Mihali  è finito sotto processo con l'accusa di omicidio colposo aggravato che prevede una pena fino a 12 anni di carcere.  L'incidente risale al 9 agosto del 2015 quando la Bmw guidata dal 24enne Mircea Timis, romeno di Ramon di Loria, finì per schiantarsi al termine di un folla corsa in strada a Castello di Godego, in provincia di Treviso.

Secondo la Procura che indaga sul caso, l'incidente sarebbe frutto di una corsa clandestina che i due amici avevano ingaggiato con le loro Bmw. Al momento Daniel Mihali, residente a Fonte, sempre nel Trevigiano, rigetta l'ipotesi della corsa d'auto parlando di un semplice incidente. Il 27enne dal suo canto ha ammesso di essere scappato dal luogo del disastro senza soccorrere l'amico ma sottolineando di essere stato colto dal panico e non sapendo cosa fare è andato via.

Il 27enne sostiene che stava viaggiando a circa 50 km orari quando è stato sorpassato da Mircea Timis a forte velocità. Solo quest'ultimo secondo lui teneva un’andatura folle, che lo ha fatto sbandare e schiantare nell'incidente fatale. Oltre all'omissione di soccorso, a carico del 27enne però ci sono anche le accuse di morte come conseguenza di altro reato e l’organizzazione di competizioni non autorizzate.

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Nell'udienza preliminare di fronte al Gup Silvio Maras, la difesa dell'imputato, rappresentata dall'avvocato Simone Guglielmini, ha depositato la perizia tecnico-dinamica di parte secondo i cui risultati non ci sarebbe stata nessuna gara di velocità. Il legale della famiglia della vittima, l'avvocato Chiara Tartari, invece ha depositato la costituzione di parte civile per il fratello di Mircea, chiedendo un risarcimento danni di 140 mila euro che va ad aggiungersi alla richiesta di risarcimento da un milione di euro che verrà presentata in sede civile dai genitori della vittima.

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