Kobe Bryant, recuperati il suo cadavere e quelli delle altre vittime dell’incidente
Mentre tutto il mondo continua ancora a piangere la morte di Kobe Bryant e di Gianna Maria, da Los Angeles è arrivata nelle ultime ore una notizia importante. I corpi dell'ex stella dell'NBA, della figlia e di tutte le altre vittime del tragico incidente in elicottero sono stati recuperati. Lo ha riferito nelle scorse ore l'ufficio del coroner della Contea della città californiana, che ha parlato anche delle difficoltà incontrate nel recupero dei corpi a causa del terreno accidentato vicino a Las Virgenes Road e Willow Glen Street: la zona di Calabasas dove si è schiantato il Sikorsky S-76 di proprietà di Kobe Bryant.
La difficoltà del recupero dei corpi
Le squadre specializzate mandate sul posto per recuperare le salme, sono infatti riuscite a raggiungere il luogo solo ventiquattro ore dopo il ritrovamento dei primi tre corpi: "La ricerca è continuata per gli altri sei occupanti dell'elicottero – ha comunicato l'ufficio del coroner in una nota – Poco dopo, i loro corpi sono stati localizzati, rimossi dal luogo dell'incidente e trasportati al Centro di Scienze forensi del dipartimento". L'ufficio del medico legale della Contea di Los Angeles, Jonathan Lucas, è ora impegnato con gli esami sui nove corpi ritrovati.
Le persone decedute nell'incidente
Sull'elicottero precipitato a Calabasas nella giornata di domenica scorsa, oltre a Kobe Bryant e alla figlia tredicenne, c'erano anche altre due ragazzine: Payton Chester e Alyssa Altobelli. Quest'ultima figlia di John Altobelli e della moglie Keri (anche loro deceduti nello schianto) e compagna di squadra di Gianna Maria. Sul velivolo erano inoltre presenti anche Christina Mauer, trentottenne allenatrice di basket dell'accademia voluta e costruita da Kobe Bryant, la madre di Payton Chester (Sara) e il pilota Ara Zobayan,