video suggerito
video suggerito

Klajdi Bitri colpito al cuore e al polmone: cosa è emerso dall’autopsia sul giovane ucciso a Sirolo

Il giovane di 23 anni è morto dopo essere stato colpito con una fiocina domenica pomeriggio, in seguito a un diverbio in via Cilea a Sirolo. I primi risultati dell’autopsia effettuata ad Ancona.
A cura di Susanna Picone
981 CONDIVISIONI
Immagine

È stato colpito al cuore e a un polmone Klajdi Bitri, il ragazzo albanese di 23 anni ucciso con una fiocina domenica pomeriggio in seguito a un diverbio in strada in via Cilea a Sirolo, mentre tentava di difendere un amico.

È quanto emerso finora dall’autopsia effettuata nella giornata di ieri dal medico legale incaricato dalla Procura di Ancona Loredana Buscemi nella camera mortuaria dell'ospedale di Torrette. Quella del 23enne sarebbe stata una morte rapida. Il colpo è stato inferto frontalmente rispetto alla vittima e la lesione nella regione cardiaca è coerente con la fiocina che i carabinieri hanno sequestrato insieme al fucile.

All’esame ha assistito anche un medico legale di parte, Mauro Pesaresie, nominato dalla difesa di Melloul Fatah, il 27enne algerino attualmente in stato di fermo per omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Tra gli aspetti ancora da chiarire se la profondità del colpo sarebbe compatibile con lo sparo dal fucile da sub o con un urto.

Il racconto del fratello della vittima

All'esterno dell’ospedale ieri si sono presentati diversi amici e colleghi di lavoro di Klajdi, che stanno organizzando anche una fiaccolata per la vittima in segno di vicinanza e stanno cercando di raccogliere fondi per riportare la salma in Albania, dove vivono i suoi genitori.

Il fratello del ragazzo, che si trovava con Klajdi domenica pomeriggio, ha ricostruito l’accaduto e detto che il fratello è morto tra le sue braccia: "Klajdi era così: l’altruismo fatto a persona. Io non posso dimenticare quei tempi quando guadagnava 500 euro in uno stage retribuito e ne destinava almeno 300 a me. Per il mio futuro. Era il mio punto di riferimento".

Udienza di convalida del fermo del 27enne fermato per omicidio

Oggi è in programma l'udienza di convalida del fermo del giovane fermato poche ore dopo il delitto, che si trova in carcere a Montacuto con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. I familiari del giovane ucciso hanno nominato un proprio avvocato, Marina Magistrelli, per tutelarsi.

981 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views