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Killer della ‘ndrangheta fugge dall’ergastolo e va all’estero: arrestato 3 anni dopo in una palestra

Salvatore Valerio Crivello, killer della ‘ndrangheta condannato all’ergastolo per omicidio aggravato dal metodo mafioso, è stato arrestato in Germania, dove da anni viveva sotto falso nome. L’uomo, fuggito all’estero, lavorava come istruttore in una palestra di un piccolo comune sul mare del Nord.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Salvatore Valerio Crivello
Salvatore Valerio Crivello

Era stato condannato all'ergastolo nel 2016, poi è riuscito a sfuggire alla condanna. Salvatore Valerio Crivello, killer della ndrangheta, sarebbe stato scarcerato inizialmente per un cavillo burocratico dopo la sentenza sul carcere a vita, ma è stato poi rintracciato e fermato a Preganziol mentre faceva jogging. Il killer è stato fermato in Germania dalla polizia tedesca che lunedì notte lo ha trovato a Keitum, tre anni dopo la sua fuga dalla condanna.

Il 44enne legato alla cosca Scofano-Martella-La Rosa si trovava all'estero, nel villaggio sul mare del Nord sull'isola di Sylt. L'uomo si nascondeva tra i 1.250 abitanti di Keitum e si fingeva istruttore in una palestra. Il killer era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio aggravato dal metodo mafioso di Pietro Serpa, commesso il 27 maggio 2003 a Paola. La prima volta era finito in manette nel 2012 in seguito a una prima operazione dei carabinieri calabresi che aveva portato ad altre 14 condanne.

Anche in quell'occasione, Crivello era stato fermato lontano dalla Calabria, nei pressi di Treviso, dove si fingeva un banconiere del supermercato. Nel carcere di Udine, Crivello aveva organizzato la sua fuga con un elicottero e la complicità di un poliziotto, ma il colpo era fallito e lui era stato trasferito a Piacenza e poi a Terni, dove è rimasto fino al 2017, quando è uscito per un errore burocratico dandosi poi alla fuga.

Per tre anni ha vissuto in Germania, in un piccolo comune sul mare del Nord. Crivello è stato fermato dalle forze dell'ordine mentre si trovava in palestra, dove stava allenando alcuni dei suoi clienti. Secondo quanto reso noto, il latitante non ha opposto resistenza e ha seguito le forze dell'ordine tedesche in questura per le formalità di rito. Il killer era ricercato con un mandato di cattura internazionale.

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