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“Kill the Killers”, il consiglio dei The Collettivo

I The Collettivo presentano a Fanpage Town il loro secondo album, “Modern By Contract” (MateriaPrincipale), un lavoro che rifiuta la modernità e guarda la società a metà tra il sarcasmo di uno stand-up comedian e il realismo di un reporter di guerra. Nel live, in esclusiva per noi “Kill the Killers” e “Master of Love”.
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I The Collettivo a Fanpage Town, a cinque anni di distanza dal loro primo sorprendente debutto, Something About Mary Quant). La band dello storico quartiere operaio di Bagnoli presenta nel nostro angolo di strada, Modern by Contract (MateriaPrincipale), un album che rifiuta la modernità e ricerca nel suono degli 80's, un nuovo linguaggio a metà strada tra un sarcasmo da stand-up comedian e il realismo di un reporter di guerra. La band, nonostante la verace dialettica napoletana, ha deciso di cantare il quotidiano della città in inglese. Non per moda, non per vezzo, ma per la voglia di comunicare con il più ampio pubblico possibile. A Fanpage Town ci presentano live la stupenda Kill the Killers, singolo che ha aperto la strada all'album, e Master of Love.

"Dobbiamo uccidere i cattivi di Napoli". Alessio Sollo, voce dei The Collettivo, ai nostri microfoni ha spiegato il senso di Kill the Killers. Una canzone che suggerisce un modo per risolvere i problemi della città:

Immaginate una rivolta popolare, una grande guerra, dove tutti i "buoni" di Napoli uccidono i "cattivi". Ci sarebbero due, tre giorni di tumulto, poi però si starebbe meglio.

"Let's make the future, let's kill the killers".

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