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La scomparsa di Kata a Firenze

Kata, torna in carcere il padre Miguel: giudici dispongono aggravamento della misura cautelare

Miguel Angel Romero Chicclo è di nuovo in carcere in esecuzione di un ordine restrittivo disposto dalla corte d’appello di Firenze per gli stessi reati di cui è già accusato. L’uomo era stato liberato nell’estate scorsa proprio in seguito alla scomparsa della figlia Kata.
A cura di Antonio Palma
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Ritorna in carcere il padre della piccola Kata, la bimba di 5 anni scomparsa il 10 giugno scorso dall'ex hotel Astor di Firenze e da allora mai più vista. Miguel Angel Romero Chicclo è stato arrestato nelle scorse ore dai carabinieri in esecuzione di un ordine del giudice che ha disposto nei suoi confronti l’aggravamento delle misure di custodia cautelare a cui era già sottoposto per precedenti vicende. Il suo fermo, avvenuto nelle scorse ore, infatti non è collegato al caso di Kata ma a precedenti reati di cui è accusato.

Secondo gli inquirenti, Miguel Angel Romero Chicclo non avrebbe obbedito all'obbligo di firma a cui doveva sottostare dopo la precedente scarcerazione. L’uomo era stato liberato nell’estate scorsa proprio in seguito alla scomparsa della figlia. Il giudice gli aveva accordato la scarcerazione disponendo una misura meno restrittiva che gli consentisse di poter seguire la delicata vicenda della piccola fuori dalla cella e accanto alla moglie.

Da allora aveva dovuto obbedire all'obbligo di firma. Misura a cui aveva ottemperato all’inizio della scarcerazione ma che nell’ultimo periodo invece avrebbe evitato in akcune occasioni Secondo quanto spiega La Nazione dando la notizia, il padre della piccola scomparsa, per quattro volte negli ultimi tempi, non si sarebbe presentato in caserma dai carabinieri. L’uomo non avrebbe indicato alcun giustificato motivo, spingendo i carabinieri a segnalare il caso ai giudici che infine gli hanno revocato la fiducia e ordinato un uovo arresto.

Secondo i legali dell'uomo, "La motivazione del provvedimento è da individuarsi nella mancata presentazione di Miguel presso la caserma dei carabinieri in due sole occasioni mentre in altre due si è presentato in ritardo". "Siamo fiduciosi di chiarire quanto prima che tale condotta non è stata attuata per sottrarsi all' obbligo bensì per le ragioni che rappresenteremo puntualmente alla magistratura" hanno aggiunto.

L’ordine restrittivo disposto dalla corte d'appello di Firenze per gli stessi reati di cui è già accusato, vale a dire furto e uso di carte di credito rubate, è stato notificato dai carabinieri nella serata di martedì. Da ieri sera, infatti, Miguel Angel Romero Chicclo è di nuovo in carcere.

Kata, nuove ricerche nell'hotel Astor

Le immagini del sopralluogo di oggi.
L'immagine del sopralluogo di oggi.

Intanto vanno avanti le indagini anche sulla scomparsa di Kata. Proprio oggi sono scattate nuove attività di ricerca del reparto cacciatori dei Carabinieri nell’ex Astor di Firenze. Lo squadrone "Cacciatori di Calabria" è arrivato nelle prime ore di questa mattina stamani in via Maragliano, alla periferia di Firenze, per compiere alcune ispezioni approfondite nei locali dove il 10 giugno scorso è scomparsa la piccola Kata. Il gruppo, spesso in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, è esperto in ricerca in luoghi impervi e di difficile accesso.

Lo scopo probabilmente è quello di trovare tracce della bimba sparita in ogni intercapedine dell'ex albergo occupato. L'ipotesi che la bimba non sia mai uscita dalla struttura o che sia rimasta comunque in zona, infatti, rimane. Per questo, gli inquirenti hanno fatto sapere procederanno ad una ulteriore ispezione dell'Astor.

L'immagine del sopralluogo di oggi.
L'immagine del sopralluogo di oggi.

“Cercatela nei palazzi vicino l’hotel Astor” ha dichiarato la mamma di Kata nei giorni scorsi. "Gli investigatori non la cerchino solo nell'ex Astor, ma anche nei palazzi vicini. Chi abitava nell'albergo occupato, sa cosa è successo quel giorno. Chi sa, parli. Finora non è stato fatto abbastanza per cercarla" aveva detto Katherine Alvarez, aggiungendo: "Abbiamo fornito diverse indicazioni, anche dopo l'ispezione nell'ex albergo qualche settimana fa, abbiamo segnalato persone che potrebbero sapere, ma ancora non conosciamo gli sviluppi delle indagini".

L'ipotesi principale dei pubblici ministeri titolari dell'indagine comunque è che Kata sia stata vittima di un sequestro di persona a scopo di estorsione, che potrebbe essere derivato dai rapporti conflittuali tra gli occupanti dell'ex hotel per il racket degli alloggi. Alcuni stretti familiari della bambina sono risultati coinvolti in quei reati e sono stati arrestati. Tra le ipotesi sul rapimento di Kata c'è, infatti, anche quella di una ritorsione sui parenti. Al momento però non si escludono altre ipotesi.

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