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La scomparsa di Kata a Firenze

Kata scomparsa un anno fa a Firenze: riascoltato il fratellino, è uno degli ultimi ad aver visto la bimba

Non si fermano le ricerche della bambina scomparsa un anno fa dall’ex hotel Astor di Firenze. Sono tornati in procura sia la mamma Katherine Alvarez Vasquez che il fratello di 8 anni. Presto si tornerà anche nell’ex albergo dove vivevano.
A cura di Susanna Picone
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Kata
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Non si fermano le ricerche della piccola Kata, la bambina peruviana scomparsa dall'ex hotel Astor di Firenze il 10 giugno 2023. E l’inchiesta sembra ripartire dai bambini, tanto che è tornato in Procura il fratello maggiore della piccola sparita. Si tratta di un bambino di 8 anni (Kata ne ha compiuti quest’anno sei), tornato ieri in Procura insieme alla mamma Katherine Alvarez Vasquez.

Il procuratore Filippo Spiezia – che nei giorni scorsi ha fatto il punto delle indagini – e i pm Christine von Borries e Giuseppe Ledda non tralasciano alcuna pista e per questo stanno di nuovo ascoltando parenti, amici e conoscenti della bambina per cercare di ricostruire quanto accaduto oltre un anno fa. E appunto, come persone informate dei fatti, sono stati di nuovo convocati la mamma di Kata e il fratellino, che è uno degli ultimi ad aver visto la sorella quel giorno di giugno del 2023 e che era già stato ascoltato dopo la scomparsa.

Quel giorno una telecamera aveva ripreso i due fratellini mentre uscivano dal cancello dell'ex albergo per andare a giocare insieme ad altri bambini. Le immagini avevano poi immortalato la piccola Kata che tornava indietro rientrando da sola nella struttura dove viveva con i familiari. Infine, sempre quella telecamera l'aveva ripresa mentre saliva sulla scala antincendio fino al terzo piano e poi scendeva.

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È stata ascoltata di nuovo nei giorni scorsi anche la moglie dello zio materno di Kata, Abel Abel Alvarez Vasquez, che è indagato insieme allo zio paterno e ad altre tre ex occupanti dell'ex albergo. Molto probabilmente nelle prossime settimane si tornerà anche nell’ex Astor.

Nei giorni scorsi Spiezia ha spiegato che ci sono attualmente quattro piste da seguire e ha confermato che si tratta di una indagine complessa. "Crediamo che la scomparsa di Kata sia il frutto dell'attuazione di un piano ben organizzato e non di un'attività estemporanea", le parole del procuratore.

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