Kata, scomparsa da quasi un mese a Firenze. Appello del cappellano: “Mi offro come mediatore”
Mentre continuano senza sosta le ricerche di Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa ormai quasi un mese fa, il 10 giugno scorso, a Firenze mentre giocava nell'ex hotel Astor, si moltiplicano gli appelli affinché chiunque sappia qualcosa sulla bambina parli.
Dopo quelli dei genitori e del procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli, è arrivato anche quello di don Juan Nunez Rubio, cappellano della comunità cattolica latinoamericana di Firenze.
"Bisogna perdere la paura. Se c’è qualche motivo che ti spinge a non parlare sappi che io sono disposto a offrirmi come mediatore. La mia porta è sempre aperta. Bisogna avere fiducia nelle istituzioni. L’unica strada giusta è collaborare con carabinieri e magistrati che stanno facendo tutto il possibile per portare a casa Kata. A loro guardiamo con fiducia", ha detto, come riporta Il Corriere Fiorentino.
Don Juan guida le preghiere della comunità peruviana che continua a incontrarsi per pregare per il ritorno di Kata: "Lo facciamo tutti i giorni, cerchiamo la luce dentro il buio, nella nostra cultura non perdiamo mai la speranza, anche se fino ad oggi non abbiamo alcuna certezza su quello che è accaduto a Kata e soprattutto non sembrano esserci indizi che ci portano a lei".
Il cappellano ha poi aggiunto che è venuto a conoscenza delle condizioni di vita della famiglia di Kata nell'ex hotel Astor solo dopo la sparizione della piccola. "Da quel giorno mi dico che bisogna ripensare le nostre città e la nostra idea di comunità. Mi chiedo che razza di società siamo se consentiamo a dei bambini innocenti di vivere in un posto così, senza controllo. Eppure c’erano stati i segnali che qualcosa di grave lì dentro stava accadendo. Una persona era volata dalla finestra, c’erano stati diversi episodi preoccupanti. Perché nessuno è intervenuto?", ha concluso.