Kata scomparsa a Firenze, verso archiviazione per pista delle valigie: nuovi interrogatori ai familiari
Gli investigatori continuano a tornare alla famiglia della piccola Kata, la bimba di 5 anni scomparsa il 10 giugno scorso a Firenze. Della bimba ancora nessuna notizia e nessuna traccia investigativa finora seguita sembra essere quella giusta. Neppure quella che vedeva la bimba di 5 anni sparire dall'ex hotel Astor occupato all'interno di una valigia o di un borsone sembra essere la pista investigativa della svolta: si va dunque verso l'archiviazione anche per l'ipotesi di un sequestro avvenuto in queste modalità, mentre le forze dell'ordine continuano a gravitare attorno ai genitori e agli zii della bimba.
Gli inquirenti hanno messo sotto torchio anche Abel e Marlon, gli zii della piccola, per cercare di dare una svolta alle indagini e ricostruire cosa possa essere accaduto alla minore. Interrogati per ore, entrambi sono formalmente indagati per il presunto sequestro a scopo di estorsione, eppure, dal giugno scorso, nessuno si è ancora fatto vivo per chiedere un riscatto.
Per gli inquirenti però, entrambi gli zii erano dentro l'albergo quel sabato e Abel si trova ora in carcere per l'inchiesta parallela sul racket degli affitti nell'ex albergo occupato. La gestione del racket sarebbe poi sfociata nel tentato omicidio di uno degli occupanti della struttura. Non sembra abbastanza valida neppure la pista che vede Kata rapita per sbaglio e portata in Perù per uno scambio di persona. La bimba sembra scomparsa nel nulla mentre le forze dell'ordine continuano a gravitare attorno ai suoi familiari.
Per gli chi indaga, Kata non è uscita dall'ex hotel Astor all'interno di una valigia o di un borsone, soprattutto come evidenziato dagli accertamenti effettuati dalle forze dell'ordine sul posto. Per chi conduce le ricerche, la pista più accreditata nonostante la mancanza di certezze, resta quella di un sequestro avvenuto a scopo di estorsione finito male.
Secondo chi conduce le operazioni, Kata, infatti, sarebbe stata portata via al posto di un'altra piccola, pure minorenne, figlia di una donna che era arrivata pochi mesi prima nell'ex albergo occupato. La donna sarebbe stata l'ex compagna di uno spacciatore arrestato mesi prima a Firenze grazie a una soffiata. Arrivata nell'ex albergo occupato, avrebbe portato con sé la figlioletta, che per gli inquirenti avrebbe dovuto essere oggetto del sequestro.
Una volta rapita al posto della coetanea, Kata sarebbe stata portata in Perù prima che il caso esplodesse in Italia, dando il via alle ricerche a tappeto. Solo una volta arrivati in Perù, i sequestratori si sarebbero resi conto dello scambio di persona.
La pista non ha fornito certezze nonostante gli sforzi delle autorità e gli interrogatori ai quali i familiari della piccola (compresi i genitori) sono stati sottoposti più volte.