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La scomparsa di Kata a Firenze

Kata scomparsa a Firenze, nuove perquisizioni nei locali di una ditta adiacenti all’hotel Astor

Aggiornamenti sulla scomparsa della piccola Kata a Firenze: nuove perquisizioni sono state effettuate oggi presso i locali di una ditta adiacente al cortile dell’ex hotel Astor e i garage del condominio di via Monteverdi che confina con l’albergo.
A cura di Ida Artiaco
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Nuove perquisizioni sono state effettuate a Firenze nell'ambito delle indagini sulla scomparsa della piccola Kata, la bimba di 5 anni di origine peruviana scomparsa lo scorso sabato 10 giugno dal cortile dell'ex hotel Astor, dove viveva con la mamma.

Sotto i riflettori degli inquirenti sono finiti i locali di una ditta adiacente al cortile dell'albergo, gestita da due fratelli italiani – perquisiti come terzi non indagati – dove potrebbe essere stata nascosta almeno per alcune ore la piccola dopo la scomparsa ed i garage del condominio di via Monteverdi che confina con l'Astor.

L’attività è finalizzata alla ricerca (anche mediante impiego del luminol) di eventuali tracce utili alle indagini, volte a ricostruire le possibili vie di fuga attraverso cui la bambina potrebbe essere stata fatta uscire dal complesso occupato, in cui abitava sino al 10 giugno scorso.

La perquisizione è effettuata su mandato del procuratore aggiunto Luca Tescaroli e della pm della Dda Christine Von Borries. Presenti anche i carabinieri della Scientifica che stanno facendo alcuni rilievi nei box e in una cabina dell’Enel all’interno del piazzale che ospita i garage.

Intanto, da stamattina i genitori di Kata vengono ascoltati al comando dei carabinieri, nell'ambito delle indagini per la scomparsa della bambina. È stata la stessa coppia a chiedere di essere nuovamente ascoltata dagli investigatori.

Solo ieri sera, nel corso dell'ultima puntata della trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? la mamma e il papà della bimba avevano fatto l'ennesimo appello. "Vorrei chiedere a tutti i fiorentini, a tutte le mamme, di venire a manifestare con noi, per alzare la nostra voce. Non ci giudicate, lasciate stare la questione del racket. L'importante è trovare Kata, al resto ci penserà la polizia", ha detto il papà Miguel Angel Alvarez Chiclio Romero.

Nelle ultime ore, si è proceduto anche alla repertazione del Dna di tutti gli occupanti dell’ex hotel Astor dopo che nei giorni scorsi era stato prelevato anche quello della stessa Kata dal suo spazzolino da denti.

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