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La scomparsa di Kata a Firenze

Kata scomparsa a Firenze, ispezione all’hotel Astor: si cercano tracce della bimba, trovato cellulare

Aggiornamenti di oggi sulla scomparsa della piccola Kata a Firenze: dopo lo sgombero, oggi gli inquirenti sono tornati all’ex hotel Astor dove si continuano a cercare tracce della bambina. Presenti anche due tecnici inviati dal Gis. Trovato un cellulare in un cassonetto dell’immondizia.
A cura di Ida Artiaco
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Kata, la bimba scomparsa a Firenze.
Kata, la bimba scomparsa a Firenze.
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Nuova giornata di ricerche a tappeto a Firenze della piccola Kataleya (Kata) Alvarez, la bimba di origine peruviana di 5 anni scomparsa nel pomeriggio di sabato 10 giugno mentre giocava nel cortile dell'ex hotel Astor dove vive con la madre.

Questa mattina alle 8 i carabinieri sono tornati proprio all'interno della struttura che ieri era stata sgomberata (all'interno vivevano infatti 140 persone abusivamente, tra cui decine di minori), un provvedimento del tribunale, chiesto a gran voce anche dalla gente del quartiere, dopo reiterati interventi delle forze dell'ordine per sedare scontri che si consumavano dentro le camere occupate.

All'ispezione odierna partecipano anche due team inviati dal Gis, specialisti esperti nell'uso di apparati tecnici ad alta tecnologia, anche adatti a individuare intercapedini o cavità nelle mura. Insieme a loro, i carabinieri del Ros.

Trovato un cellulare in un cassonetto: analisi in corso

Non è mai stata, infatti, del tutto accantonata l'ipotesi che la bimba possa essere rimasta all'interno. Già il giorno dopo la scomparsa della piccola, l'ex hotel Astor era stato passato al setaccio, ma gli inquirenti sono voluti ritornare all'interno, ora che è completamente libero, per non lasciare nulla di intentato.

Una foto di Kata, la bimba scomparsa a Firenze
Una foto di Kata, la bimba scomparsa a Firenze

Come riporta Il Corriere della Sera, un cellulare sarebbe stato trovato in un cassonetto di rifiuti all'esterno dell'hotel Astor. Il telefono è stato individuato durante lo svuotamento dei cassonetti ed è stato acquisito dagli investigatori.

Nuovo appello dei genitori: "Chi sa parli"

"Chi sa qualcosa parli. Anche il più piccolo indizio potrebbe essere utile alle indagini e nulla sarà trascurato. La priorità assoluta in questo momento è riportare a casa Kata", è il nuovo appello che i genitori di Kata hanno fatto attraverso i loro legali, gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi. Sempre la famiglia di Kata ha ingaggiato come consulente il generale dei carabinieri in congedo Luciano Garofano, già comandante del Ris di Parma.

Le indagini sul movente: la pista del racket delle camere

Intanto, continuano anche le indagini sul possibile movente dietro alla scomparsa della bambina. Pur non trascurando alcuna pista, si fa sempre più avanti quella legata al racket delle camere all'interno dell'ex hotel Astor, citata anche nel decreto di sequestro preventivo del gip Angelo Pezzuti.

Nel ripercorrere i fatti di violenza avvenuti nelle ultime settimane, compresa l'aggressione a un cittadino dell'Ecuador che si era lanciato dal terzo piano per sfuggire a una banda armata di coltelli, il gip ha parlato anche della scomparsa di Kata: "Il delitto sembra trovare spiegazione nei rapporti conflittuali che sono sfociati in delitti, con denunce reciproche, maturati nell'ambito dell'occupazione all'interno della comunità di peruviani ed ecuadoregni per il possesso delle stanze dell'albergo", si legge nel documento.

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