Kata scomparsa a Firenze: terminato lo sgombero dell’ex hotel Astor, dove viveva la bimba
Le forze dell’ordine hanno sgomberato l'Hotel Astor di Firenze, la struttura occupata da decine di famiglie dove vive anche Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa esattamente una settimana fa, sabato 10 giugno. Sul posto numerose le forze dell'ordine tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale.
Almeno cento persone sono state allontanate dall'ex albergo, occupato abusivamente dallo scorso settembre da oltre una cinquantina di persone. La famiglia della piccola non vive più lì da qualche giorno.
"È stato eseguito il decreto di sequestro preventivo – emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari di Firenze, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia – dell’edificio abusivamente occupato per abitarvi, tra il 19 settembre 2022 e il giugno 2023, da cinquantaquattro persone, suddivise in diciassette nuclei familiari, di cui diciannove minori" si legge nel documento della Procura.
Lo sgombero è stato coordinato dalla questura che è presente anche con il dirigente e il personale della Digos. Sul posto presenti i vigili del fuoco nel caso sia necessario forzare alcune porte. La risistemazione della famiglie sgomberate, da quanto spiegato, è a cura dei servizi sociali del Comune di Firenze.
"Si è ipotizzato il delitto di invasione di edifici. Sussiste il pericolo che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell’edificio occupato, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati e comporti il rischio di ripetizione di reati contro la persona connessi alle condizioni di accesso alla gestione dell’immobile. Su delega di questa DDA, l’esecuzione è stata curata dalla Questura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, con l’ausilio degli assistenti sociali, dei Vigili del Fuoco e del personale del 118. La Prefettura e il Comune di Firenze si sono attivati per assicurare che gli occupanti vengano alloggiati presso altre strutture abitative" è scritto nel testo.
Al momento la pista privilegiata dagli inquirenti della Dda di Firenze rimane quella del sequestro di persona a scopo di estorsione. Intanto i carabinieri ieri hanno portato due donne che vivono nella stessa struttura a testimoniare sul caso.