“Kata rapita e venduta, sapevano tutto”, la verità della madre sulla bimba scomparsa a Firenze
"Sono sempre più convinta che Kata è stata rapita e poi venduta da persone che sapevano come muoversi all'ex hotel Astor", lo ha affermato Katherine Alvarez, la madre della bambina sparita nel nulla nel giugno dello scorso anno dall'ex hotel occupato in cui viveva con la sua famiglia a Firenze. Secondo la donna, sarebbero emersi elementi che la spingono a credere sempre di più nel rapimento da parte di persone che conoscevano bene lei e la bimba, che poi sarebbe stata portata via e venduta.
"Tra le ipotesi da noi pensate fin dall'inizio, ce n'è una di cui ora sono più convinta" cioè "che qualcuno all'ex Astor abbia venduto mia figlia" ha dichiarato infatti la mamma di Kata oggi alla trasmissione Ore 14 su Raidue. Secondo la donna, i rapitori di Kata sapevano bene come muoversi passando inosservati a telecamere e testimoni e diverse persone potrebbero sapere come si sono svolti i fatti ma sarebbero stati convinti a non parlare.
"È sicuro che chi l'ha portata via sapeva i miei orari di lavoro. Potevano agire solo il sabato o la domenica", sostiene la donna, ricordando che il rapimento avvenne il 10 giugno 2023 mentre la piccola era fuori casa a giocare e lei era assente. "Potevano addormentarla o chiamarla ma certamente più persone che erano lì sanno cos'è successo" ha aggiunto.
Al momento però elementi concreti di novità non ci sarebbero, come ha confermato l'avvocato. Anche sui motivi di un possibile rapimento, la mamma di Kata non sa dare una spiegazione certa. "Ci sono traffici di bambini e di organi" ha dichiarato la donna rivelando inoltre che le sarebbero stati mandati alcuni messaggi social dopo la scomparsa della bambina che fanno riferimento a Kata, "messaggi che mi hanno fatto pensare" ha detto alludendo al rapimento della bambina.
"Tutto quello che si fa si paga. Dio mi perdoni ma te lo meriti per aver distrutto una famiglia. Per esserti messa con un uomo che aveva moglie e figli. Non mi dà pena quello che stai passando. Il karma ci mette tempo però arriva e a te è arrivato. Piangi come un giorno ho pianto io" sono i messaggi che sarebbero arrivati alla madre di Kata da una giovane con la quale poi ha avuto una lite violenta in una discoteca a Firenze.
La speranza di fondo è che Kata sia ancora viva. "Non voglio più sentire che mia figlia è stata portata fuori senza vita. Continuo a pensare che sia ancora viva" ha detto la donna in lacrime.
Katherine Alvarez però nega ogni coinvolgimento dei parenti nella sparizione della bimba che invece, secondo gli investigatori, potrebbero avere avuto un ruolo nelle cause del rapimento. "Mio fratello e mio cognato erano nelle loro stanze coi figli in quei minuti, erano orari fissi" ma "non è successo nulla dentro la mia famiglia" ha detto la donna. "Io ho detto tutto quello che sapevo agli inquirenti, ora ridatemi mia figlia, lasciatela andare", è l'ultimo appello la madre di Kata.