Kata non si trova nell’ex hotel Astor, il generale Garofano: “Nessun dubbio, è stata rapita”
Sono trascorsi dieci giorni senza avere alcuna notizia di Mia Kataleya Chiclio Alvarez ‘Kata', la bimba peruviana di 5 anni scomparsa a Firenze. Ormai pare chiaro che la piccola non si trova all'interno dell'ex hotel, l'Astor, dove viveva con la mamma e il fratello di otto anni. La struttura sita in via Maragliano, nella zona nord del capoluogo toscano, è stata rovistata da cima a fondo ma di Kata non ci sono tracce.
Ieri pomeriggio intorno alle 17 l’ispezione dell'albergo, sgomberato giorni fa, condotta con un vasto dispiegamento di uomini e mezzi dai carabinieri del Ros, del Sis e dei Gis mediante una minuziosa disamina del piano terra e del seminterrato dell'edificio.
Si è provveduto anche al contestuale svuotamento delle fosse biologiche e alla loro verifica mendiate apparecchiature specifiche (sonde e videocamere). Tutti gli indizi raccolti sono ora all'attenzione degli inquirenti che continuano ad analizzare le immagini delle telecamere di sorveglianza del quartiere e ad ascoltare i testimoni.
C'è da dire che in giornata i genitori di Kata sono entrati nell'edificio insieme al loro consulente Luciano Garofano, generale dei carabinieri in congedo e già comandante del Ris di Parma. Ad accompagnarli gli avvocati Zanasi e Matteoni.
È impossibile fare delle ipotesi, perché sapete bene non abbiamo tutti gli elementi. Il sopralluogo serve a capire quali sono state le modalità del sequestro di Kata. Lo abbiamo fatto anche con le informazioni che ci hanno dato i genitori e che sono molto preziose" ha detto Garofano.
Secondo l'ex comandante del Ris di Parma, consulente della famiglia insieme ad alcuni avvocati, in funzione dello "sgombero che c'è stato e con le ricerche fatte col Gis mi sembra abbastanza scontato che la bambina sia stata sequestrata e portata via".